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giovedì 6 agosto 2020

sabato 9 maggio 2020

Il mio ultimo post su questo blog e chissà, magari ci rivedremo altrove

Questo è il mio ultimo post su questo blog. 

Da lunedì, dogana permettendo, rientrerò in Svizzera e comincerò, lentamente ma non troppo, a impegnarmi e lavorare per alcuni  cambiamenti e scelte voluti, cercati e ormai necessari, anche dopo questo virus. 
Un cambiamento che guarda al futuro. 

E allora questo blog si ferma con queste righe. 
E non verrà più aggiornato.
Ho bisogno di liberarmi di alcune cose. 
Tirare una riga e andare avanti.

Fra non so quando vorrei aprire un nuovo spazio, sempre su blogger, diverso da questo blog, con un nome diverso, qualche aggiustamento ma identico nel modo di essere. 

Sarà attivo il mio profilo Twitter: @AndreaConsonni4

L'apertura di questo nuovo blog/spazio non sarà comunicata su questo blog.

Ringrazio tutti voi che siete passati e mi avete letto, criticato, apprezzato, disprezzato. 

Un abbraccio

Andrea

martedì 5 maggio 2020

Houellebecq, comprare libri, la Statale 36

Amo Houellebecq da tanti anni. Fu amore immediato, istintivo, viscerale sin dalla prima volta che lo lessi. Un amore condiviso con la mia compagna. Lo leggo e rileggo. Ed è stato bellissimo trovare oggi su Repubblica un suo scritto. grazie sempre Michel.

- e lunedì ho una montagna di libri da pagare: sono ben 15 da ritirare dalla mia persona di fiducia. Ho letto tanti saggi in questo periodo e nelle prossime settimane mi dedicherò principalmente a narrativa e poesia.
- uno di questi 15 libri è comunque un saggio di Stuart Mill, Saggio sulla libertà
- poi c'è un regalo da ritirare ovvero le poesie di Bruno Lauzi: http://www.oltre.it/biblioteca/store/comersus_viewItem.asp?idProduct=3343
- una petizione che magari potrebbe interessarvi: Qui
- che bella Methane River di Bill Fay:
- dopo tre mesi di reclusione, sacrifici, lutti io scuoto la testa incazzato di fronte a politici e cittadini che dicono: adesso tocca ai cittadini comportarsi come bravi e rispettosi servi. 
Ma vaffanculo cazzo ... 
Ne scrive bene oggi Giovanni Sallusti: "Il premier è pronto a incolparci tutti. Il messaggio di Giuseppe è chiaro: se dovremo richiudere sarà soltanto colpa nostra"
- da leggere gli articoli di oggi su Il Riformista di Fabrizio Cicchitto e Tiziana Maiolo 
- ho sempre amato guardare la Statale 36 dalla mia stanza. In questi ultime settimane era tristemente vuota ma ieri finalmente è tornata a riempirsi di camion, auto, furgoncini, tir. Di traffico insomma
- voglia zero di immergermi nel ritorno alla vita del paese. Zero voglia di rivedere facce. Ho una depressione addosso che l'idea di uscire mi mette il voltastomaco. Ma amo camminare e allora uscirò tenendomi discosto, aggirandomi lungo perimetri di capannoni, fabbrichette, centri logistici, officine abbandonate e infine tornerò al cimitero. Ci sono già stato ieri in alcuni cimiteri della mia zona. In uno ho visto un mio vecchio amico piangere a dirotto sulla tomba del padre che 
non ha mai più rivisto una volta contratto il virus. Per tutto il cimitero tante tante lapidi nuove di zecca.

And, 5 maggio 2020

sabato 2 maggio 2020

1 maggio e Pannella, etc

- oggi Marco Pannella avrebbe compiuto 90 anni. Mi manca tantissimo e su Radio Radicale ci sarà un bel ricordo di lui. Anche su Il Foglio, oggi in digitale e domenica sul cartaceo, uno speciale dedicato a Marco.
- chiuso fra le lacrime "La casa delle anime" di Matt Ruff son tornato a rileggere Don Chisciotte e che bello ritrovare le mie sottolineature e una poesia d'amore per una mia compagna di liceo che è ancora oggi una donna bellissima
- un po' di lacrimoni anche per il finale della miniserie 22.11.63, anche il romanzo di King e decisamente migliore.
- e tanta voglia di leggere anche  "Concupiscenza libraria" di Giorgio Manganelli ( Adelphi). Qui: https://www.adelphi.it/libro/9788845934582
- tutto il giorno che mi sento in testa Louis Ferdinand Céline che mi dice, Allora vuoi metterti a scrivere piuttosto che cazzeggiare come al solito?
- lieri era il 1 maggio e non voglio addentrarmi in voli di retorica. Non sono innamorato del passato (ovvio che avesse anche aspetti positivi) e non mi interessa minimamente il ritorno dell'articolo 18. Mi piacerebbe invece che si cominciasse a costruire un sistema welfare moderno, attento, solidale, con lo sguardo rivolto al futuro.
- il 1 maggio del 1925 usciva anche il Manifesto degli intellettuali antifascisti. Fra i firmatari Gaetano Salvemini, Benedetto Croce, Giovanni Amendola, Luigi Einaudi. Se non ne sapete nulla potete trovare qualche informazione qui: https://www.fondazioneluigieinaudi.it/manifesto-degli-intellettuali-antifascisti/
- non mi sono mancati i concerti del 1 maggio (lo so che online...)
- uno scritto di Lorena Villa: "Primo Maggio e libertà". Qui: https://www.fondazioneluigieinaudi.it/primo-maggio-e-liberta/
- Iuri Maria Prado su Linkiesta: "Sua maestà l'inquisitore. La strana dottrina di chi crede che i mafiosi abbiano diritti costituzionali soltanto se si pentono". Qui: https://www.linkiesta.it/2020/05/mafiosi-carcere-coronavirus-caselli/
- le carceri erano e sono per qualcuno ancora luoghi più sicuri di casa. Mi auguro che fra di loro non ci siano persone che ho conosciuto nella mia visita. https://www.laprovinciadilecco.it/stories/circondario/virus-a-in-carcere-trasferiti-14-detenuti-ma-contagi-in-calo_1352170_11/?gender=Annone+di+Brianza


And, 2 maggio 2020

mercoledì 29 aprile 2020

Life in Drag

- una petizione che magari vi interessa firmare: Presidente Mattarella, noi disobbediamo. https://www.partitoradicale.it/2020/04/29/presidente-mattarella-noi-disobbediamo-firma-quichange-org-noidisobbediamo/
- ormai mi sveglio sempre alle 4 di mattina pieno d'angoscia per il futuro. Attendo dal governo svizzero buone notizie sulla riapertura del cinema ma attendo e attendo. Oggi speravo che l'11 insieme a bar, ristoranti, musei, biblioteche, negozi riaprissimo anche noi e invece niente da fare. Per superare l'ennesima delusione mi son fatto un paio di Campari col bianco che non serviti a nulla. Forse mi basterebbe solo un bacio.
- dopo due mesi e mezzo mio padre è uscito per la prima volta per andare a fare spesa. Una volta rientrato si è lamentato di tutto. Son contento che questo virus non l'abbia migliorato. E che sia rimasto lo stesso stronzo del cazzo di sempre.
- i miei incubi che mi fanno venire da piangere anche adesso
- e quanto mi faccio schifo
- Anne Sexton
- Simone Cattaneo
- The Hotelier perché Home, Like Noplace Is There è una roba...
- Matt Ruff per le sue anime
- tramite l'amica Lorena  son venuto a sapere di una votazione a proposito di libri sul sito dell'Alde. Ne mancano tantissimi ma se volete è qui: https://www.aldeparty.eu/news/vote-your-favourite-liberal-or-political-read-0
- grande interesse mi suscita questo "Il regno delle ultime possibilità" di Ste Yarbrough (Nutrimenti):https://www.nutrimenti.net/libro/il-regno-delle-ultime-possibilita/
- Have a Nice Life:https://haveanicelife.bandcamp.com
- Sergio D'Elia su Il Riformista: " Storia di Maurizio Bolognetta, il militante affamato di diritti e verità" https://www.ilriformista.it/storia-di-maurizio-bolognetti-il-militante-affamato-di-diritti-e-verita-89939/
- splendida oggi l'intervista a Franco Coppi: "I diritti valgono anche per i mafiosi" qui. https://www.google.com/amp/s/m.huffingtonpost.it/amp/entry/franco-coppi-i-diritti-valgono-anche-per-i-mafiosi_it_5ea8334cc5b6ab20b1532a04/
- libro molto interessante "Il diritto penale totale. Punire senza legge, senza verità, senza colpa. Venti tesi" di Filippo Sgubbi (Il Mulino). Qui: https://www.mulino.it/isbn/9788815285553
- vi consiglio un altro  bell'articolo di Vitalba Azzolini: "Non sarà l'app di Stato a salvarci dalle disfunzioni dello Stato" qui: https://phastidio.net/2020/04/29/non-sara-lapp-di-stato-a-salvarci-dalle-disfunzioni-dello-stato/


E niente.
Tecniche per occupare il vuoto.


And, 29 aprile 2020

lunedì 27 aprile 2020

Mio cugino in Nuova Zelanda ( e altro)

- mio cugino Luca era arrivato in Nuova Zelanda poco prima che scoppiasse questo casino. Dopo una laurea in economia, la fuga in Australia in cerca di fortuna e avventura, una fila lunga chilometri di lavori pesanti, un brutto infortunio che poteva fargli perdere una mano aveva deciso di seguire un amico in Nuova Zelanda per lavorare in un'azienda vinicola. E che bello leggere le ottime notizie che arrivano da laggiù. E domani compie pure gli anni. Abbiamo lo stesso carattere insofferente. 
- ieri sera sul lago son morti due ragazzi giovanissimi, probabilmente di overdose. Possibile che oltre alla repressione quasi nessun partito abbia il coraggio di lottare x legalizzazione,  prevenzione, riduzione del danno etc, etc? Cazzo almeno date un'occhiata a come la Svizzera cerca di affrontare questo problema...
- tanto Leo Ferré in questi ultimi giorni
- mi chiedo, osservando i sondaggi, su cosa sia fondato questo presunto apprezzamento di Conte, del governo, etc. Ok che salvo pochi singoli l'opposizione è impresentabile ma davvero come si può pensare di rivotare questa gente
- Laura Harth: "Convertiti (e fregati) sulla Via della Seta. Qui.
- sempre da leggere Damiano Aliprandi su Il Dubbio: "Giletti: il "piccolo Travaglio" che processa chi mette ai domiciliari i mafiosi malati". Qui
- Azzurra Barbuto oggi: "Conte si tiene i pieni poteri"
- Iuri Maria Prado: "Il Paese dei privilegi ha dato via libera al colpetto di Stato"
- Serenella Bettin ieri su Il Giornale e che invidia per i Veneti: "Il Veneto (ri)scopre la libertà. Famiglie in coda per il gelato" qui
- sempre ieri su Il Giornale c'erano due belle pagine dedicate a una delle mie scrittrici preferite: Flannery O'Connor. Ne ha scritto Davide Brullo qui.
- e questo libro che è diventato anche un film di Ken Loach mi interessa tanto.


ma ogni giorno cerco di mettere un argine alla depressione. Dispositivi fasulli per  non crollare. Poi ho questa faccia di merda che tradisce ogni mio stato d'animo. Faccio preoccupare mio padre che fatica a parlarmi. Lascio mandorle e mollette sul balcone per le gazze. Fra un mese e mezzo compio 41 anni.  Un  cumulo di immondizia, incubi, dolore, cazzate, paure, me stesso. E mi va bene così.

And, 27 aprile 2020

sabato 25 aprile 2020

Robe sparse di questo insolito 25 aprile (la stronzata di un torneo letterario per romanzi inediti.....)

- 25 aprile. Stamattina ho stretto fra le dita la medaglia di mio nonno partigiano. Tanti ricordi, tanti volti. Oggi su RadioRadicale c'è un appuntamento dalle 11.
- quando leggo di tornei letterari per romanzi inediti a me sale il disgusto. Ieri ho letto il lancio pubblicitario del torneo IoScrittore organizzato dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol (Guanda, Garzanti e un sacco di altre case molto note) e mi è venuto da vomitare. Mi chiedo come si possa essere così coglioni da organizzare una roba del genere e parteciparvi. Il tutto all'insegna di una fantomatica idea di letteratura/critica/selezione democratica, social, orizzontale. Veramente uno schifo totale. 
- questi due ultimi giorni sono stati durissimi. Ho esagerato anche un po' troppo con gli alcolici. Un futuro incerto, nessuna news sul fronte lavorativo ma quantomeno se le attività produttive dovessero ripartire veramente avrei qualche possibilità in più per cercare lavoro. Per vincere questo dolore che mi opprime mi sono ricordato che taglio e cucito mi rilassano e allora via con le riparazioni di cuscini e vestiti di mio padre, delle tende e dell'orlo delle lenzuola. La macchina da cucire è ancora la vecchissima Singer di mia nonna. 
- Sergio D'Elia su Il Riformista: Storia di Fabio Falbo, lo scrivano di Rebibbia: un po' avvocato un po' filosofo. Qui: https://www.ilriformista.it/storia-di-fabio-falbo-lo-scrivano-di-rebibbia-un-po-avvocato-un-po-filosofo-86135/
- sempre sul Riformista un bel pezzo di Tiziana Maiolo: "Fatto Quotidiano ed Espresso vogliono in Italia la pena di morte" . Qui. https://www.ilriformista.it/fatto-quotidiano-ed-espresso-vogliono-in-italia-la-pena-di-morte-86187/
- c'è stato un periodo che ero andato in fissa per Matt Ruff e ieri dopo aver incrociato Fabio e i suoi vari amici immaginari/reali ho riaperto "La casa delle anime" (Fanucci, traduzione di Luca Briasco). Qui.
- oggi su Il Giornale Luigi Mascheroni mi ha fatto venir voglia di leggere: "La perlina sul fondo" una raccolta di racconti di Bohumil Hrabal (Miraggi edizioni, traduzione di Laura Angeloni). https://www.miraggiedizioni.it/prodotto/la-perlina-sul-fondo/
- mentre su La Lettura ho letto un racconto di Mary Miller che mi ha stuzzicato l'appetito sul suo romanzo in uscits "Biloxi" (Black Coffee, traduzione di Leonardo Taciuti) https://www.edizioniblackcoffee.it/libri/biloxi/
- Laura Marling e Waxahatchee


and, 25 aprile 2020

mercoledì 22 aprile 2020

Vitalba Azzolini e altri spunti

- mi piacerebbe tanto seguire una  striscia di 5-10 minuti sulla TV pubblica di Vitalba Azzolini. In questi giorni ha scritto, come al solito, un bellissimo articolo intitolato: "Dalla pandemia allo Stato di Polizia". Qui.
- Le Iene sono x me uno dei peggiori programmi mai trasmessi in TV.  Oggi su il Gas che è il sito di riferimento di tutto un certo mondo di sinistra ticinese  è  uscito un editoriale di Gema d'Urso che descrive bene questo presunto metodo giornalistico. Qui
- che bello anche aver scoperto in questa quarantena un periodico come Vita e oggi su La Provincia di Lecco c'era una bella intervista al suo direttore.
- riaprire "Undici solitudini" di Richard Tares (Minimum Fax, traduzione di Maria Lucioni) e rileggere per ora i primi quattro racconti. Dio santo che scrittore... E ricordare quando da bambino giravo per il quartiere vendendo francobolli x la lotta contro la Tbc e farmi aprire la porta da una ventenne completamente nuda e perdere tutti i francobolli. https://www.minimumfax.com/shop/product/undici-solitudini-1055
- una volta terminato passò a rileggere "Pausa caffè" di Giorgio Falco (Sironi Editore)
- tanti giornali in casa, tanti spunti, tanti confronti e scontri fra noi due. Lui molto filo Conte e io all'opposto. Lui fircaiolo e io garantista. E sui giuornali trovo anche molti consigli di lettura che mi stuzzicano l'appetito:
1) ieri su Il Giornale Alex Pietrogiacomi ha consigliato "Il Mahabharata" (Ippocampo): https://www.ippocampoedizioni.it/graphic-novel/684-il-mahabharata-la-grande-epopea-indiana-in-graphic-novel-9788867224470.html
2) sempre ieri su Il Giornale Stenio Solinas ha scritto de "Il viaggio intorno alla mia camera" di Xavier de Maistre (Tarka) https://www.tarka.it/tarka-shop/libri/viaggio-intorno-alla-mia-camera/
3) oggi su Libero Simonetta Bartolini mi ha messo voglia di leggere uno dei dodici libri che concorrono alla selezione della cinquina del Premio Strega: "L'apprendista" di Gian Mario Villalta ( Società Editoriale Milanese): https://www.ibs.it/apprendista-libro-gian-mario-villalta/e/9788893902403


and, 22 aprile 2020

lunedì 20 aprile 2020

Cose sparse: da Nessuno tocchi Caino a Sciandi e da Carlo Rosselli ai soprannomi

- Il Foglio del lunedì ha un formato che mi piace molto e oggi ci sono un lungo scritto della sempre incredibile Simonetta Sciandivasci/Sciandi e un altro di Paolo Nori che meritano di essere letti. 
- ho un rapporto d'amore, odio e gratitudine col Pronto Soccorso. Ieri ho riletto con gioia "Il sangue degli altri. Storie di Pronto Soccorso" di Frank Huyler (Einaudi, traduzione di Federica Oddera). Storie scritte con grazia e precisione. Una mi ha messo i brividi per quelle larve in bocca... https://www.einaudi.it/autori/frank-huyler/
- si avvicina il 25 aprile e ho riaperto "Socialismo liberale" di Carlo Rosselli https://www.einaudi.it/catalogo-libri/scienze-sociali/politica/socialismo-liberale-carlo-rosselli-9788806199876/
- Fates Worse Than Death che sto ascoltando spesso: https://shortfictions.bandcamp.com/album/fates-worse-than-death
- da quando sono qui mi capita spesso di sentirmi chiamare col soprannome che fu affibbiato al mio bisnonno materno e che poi è rimasto come una sorta di marchio d'infamia sulla mia famiglia materna. Un soprannome figlio dell'ignoranza e della grettezza tipiche di una parte dei contadini. Niente ( fantomatica) saggezza popolare. Niente di niente. Perché poi l'origine di quel soprannome l'ho recuperata ai tempi delle medie ed è figlia proprio dell'ignoranza, dell'odio per i diversi, degli stranieri, dei senza soldi, dei non allineati. Quando mi sento chiamare in quel modo ( sta gente poi è molto ipocrita perché si scherma dietro l'interpretazione di facciata del termine) io non rispondo, non apro bocca, costringendoli a chiamarmi per nome o cognome. È successo anche stamattina. Mi sentivo chiamare e mi son voltato solo sentendo il mio cognome. Questo è un altro dei motivi per cui mi sento un estraneo in questo paese.

And, 20 aprile 2020

sabato 18 aprile 2020

Consiglio direttivo Nessuno tocchi Caino e altro

- dalle 1430 alle 20 di stasera se vi va potete seguire il consiglio direttivo di Nessuno tocchi Caino. Maggiori informazioni qui.
- per sostenere i cinema in questo momento del cazzo
- quanto mi interessa questo  libro di Massimo Raffaeli.
- fra le varie riletture segnalo sono tornato anche ai romanzi di Derek Raymond. Per me Raymond insieme a Pagan sono il viso di Marco Vicentini. Non ho ancora mantenuto la promessa di scrivere quel noir che lui mi aveva detto che avrei potuto scrivere. Le due righe che ha scritto in chiusura di "Incubo di strada" (Meridiano Zero) sono splendide.
- Piero Sansonetti "Travaglio prende pieni poteri. Lucia Calvisano alla presidenza dell'Eni". Qui.
- leggo sempre con piacere gli articoli di Iuri Maria Prado e oggi su Libero ne ha scritto uno su una questione che sta parecchio a cuore anche a me: "Che fine hanno fatto i difensori della Costituzione?"... Ovviamente non frega quasi un cazzo a nessuno.
- oggi ho voluto farmi del male comprando un po' di frutta e poca altra  roba in un minimarket del paese. Mi mancava solo questo di tutti quelli aperti. Per tre robe un conto folle. Il vecchio proprietario era una testa di cazzo e il figlio che ha rilevato l'attività era una testa di cazzo da giovane ed è ancora peggio adesso. Ha cercato di intrattenermi con battute del cazzo e indisponenza da faccia di merda. Non me ne sono andato solo perché ho promesso a mio padre di non combinare casini fin tanto che resto qui.
- Fiona Apple è uscita con nuovo disco: Fetch the Bold Cutters. Ascoltatelo perché è bellissimo.



And, 18 aprile 2020

giovedì 16 aprile 2020

Riaperture svizzere, Magnus, Veronica De Romanis, Pagan, Robertson, Facci, Pellicani

- oggi il governo svizzero illustrerà il programma di riaperture e così almeno capirò quale sarà il mio futuro per i prossimi mesi. Spero di poter tornare a lavorare anche se credo che noi saremo fra gli ultimi a riaprire. Ma almeno saprò dove e a chi inviare i curriculum per tornare a lavorare e lasciare al più presto questa casa.
https://www.ildubbio.news/2020/04/14/siamo-qui-per-pagare-per-nostri-reati-ma-non-con-la-salute/
- fra un po' ci chiederanno la fedina pulita anche per uscire sul balcone. Bravi almeno quelli di Più Europa Lario a non tacere su questa deriva accettata dai più. https://www.google.com/amp/s/lecconotizie.com/politica/mandello-politica/dervio-e-i-buoni-spesa-negati-a-pregiudicati-per-spaccio-e-mafia-europa-e-illegittimo/amp/
- in questi giorni la chiarezza di Veronica De Romanis è per imprescindibile: @VeroDeRomanis
- mia madre non gradiva che quando ero piccolo leggessi i fumetti di Magnus appartenuti ai miei zii.  Ieri in edicola ho acquistato la prima parte de Lo sconosciuto e ho ritrovato lo stesso brivido liberatorio di quegli anni, le sigarette sempre accese in casa, lo sguardo languido di mia madre e mio zio che mi parlava di mercenari, Polar, rapine, transatlantici destinazione Argentina per rifarsi la vita e i suoi consigli sessuali mostrandomi tavole che esplodevano di splendide donne nude, di fiche, scopate, cazzi. E confesso che mi manca un sacco scopare.
- un noir super consigliato: "L'ingenuità delle opere fallite" di Hugues Pagan (Meridiano Zero, traduzione di Luciana Cisbani) che a rileggerlo mi son scesi i lacrimoni
- ho una gran voglia di leggere i due volumi di "Paradise Fall" di Don Robertson pubblicati da Nutrimenti, più di mille pagine 
- un articolo spassoso di Filippo Facci ( i miei adorati Piani d'Erna e Resegone): https://www.google.com/amp/s/www.liberoquotidiano.it/news/commenti-e-opinioni/22111554/filippo_facci_coronavirus_conte_evasione_domiciliari_lecco_resegone_sfida.amp
- in questi giorni è morto Luciano Pellicani. Se non lo conoscete  potete dare un'occhiata ai suoi libri pubblicati da Rubbettino.

and, 16 aprile 2020

lunedì 13 aprile 2020

Lunedì

- leggo (rileggere Pynchon è sempre un'emozione) cerco di fare le mie cose ma non ne posso più davvero e non ne posso più di questo governo imbarazzante, dei vicini di casa, delle ricette di cucina, dei parenti, dei buoni sentimenti, della tonnellata di retorica,  di mio padre con le  maratone di Mentana, della Gruber, del Papa, di Giordano, della Palombelli, di Formigli, di Report,  di Zoro, di Myrta Merlino, della Gentili, di Scanzi, di Travaglio, del Berlinguer, Burioni, Fazio, Damilano... Perché non trasmettere i robottoni in tv?
- sembra un libro interessante "Civilizzazioni' di Laurent Binet ( La nave di Teseo) : https://www.ibs.it/civilizzazioni-libro-laurent-binet/e/9788834601853
- libro che leggerò fra non molto 'Io e Clarissa Dalloway" di Francesco Pacifico (Marsilio): http://www.marsilioeditori.it/libri/scheda-libro/2970517/io-e-clarissa-dalloway
- se vi va potete riascoltare la VI marcia per l'amnistia di ieri: https://www.radioradicale.it/scheda/603164/vi-marcia-di-pasqua-per-lamnistia-e-la-repubblica
- uno spassoso Filippo Facci ieri su LiberoQuotidiano
- sono parecchio incazzato per aver perso la collana SuperEroica. Era una delle mie letture preferite da bambino.

And, 13 aprile 2020

sabato 11 aprile 2020

Che palle Pasqua e feste senza lavorare

- per non crollare ho mollato alcuni libri e ho ripreso in mano "L'arcobaleno della gravità" che è in assoluto uno dei libri della mia vita. Non solo un libro per me ma un vero e proprio amico.
- You're Gonna Miss It All a tutto volume, in particolare Charlie Black, e vaffanculo alle pettegole del palazzo 
- mi manca tantissimo il cinema e tutto il suo mondo. Scherzando noi la chiamiamo "fauna del cinema".  E mi manca tantissimo non poter lavorare in queste feste. Sono anni e anni che lavoro tutte le feste e non mi è mai pesato. Preferisco lavorare piuttosto che trascorrere del tempo in pranzi e cene familiari. Mi mancano il caos, la precisione, gli orari impossibili, la fatica, le battute dei colleghi, le telefonate a tutte le ore, gli scazzi, le liti furiose, le tonnellate di popcorn da preparare, la macchina da pulire, la corsa perper pul sale bagni, il materiale da sistemare, i sacchi del Pet e quelli neri, le chiamate dei rappresentanti, le colonne degli spettatori, i cambi di programma, le emergenze, le riunioni improvvisate, Salvatore sempre incazzato, Adri che smista prenotazioni e fuma tantissimo e ha sempre una parola buona per me, Marco colcsuo nichismo sfrenato o il suo abbraccio, Sophie coi suoi sorrisi severi, Sara, il sudore, le discussioni a fine giornata con la mia compagna, le poche ore di sonno, i libri letti fra un turno e l'altro e fino a notte fonda per purificarmi, i due chilometri avanti e indietro, gli aspirapolvere che funano x l'usura, i volti dei bambini in sala, il vomito, i clienti di Togo che mangiano panini e bevono vodka alle 5 di mattina. Spero di ritrovare presto questo mio mondo perduto.
- tranne il pane e i giornali evito sempre le botteghe di paese. Prezzi troppo alti e proprietari insopportabili. Oggi però ho fatto un'eccezione e sono andato dal fruttivendolo. Ecco, va bene sostenere i piccoli commercianti ma: 
1) i prezzi inesistenti
2) so che sono alti e allora chiedo quanto vengono al chilo ma lui (mi conosce da sempre) sbuffa come se gli avessi chiesto le chiavi di casa
3) l'origine dei prodotti è sconosciuta, ho provato a chiedere ma chissà magari stavo esagerando
4) sullo scontrino non si capisce a cosa si riferiscono i prezzi che vedo
5) per cinque cose in croce ho speso quasi come a Lugano.
6) da settimana prossima tornerò al supermercato. Anche solo per non sopportare le chiacchiere e i pettegolezzi di paese. Non ne posso più di sentire che son stato bravo a tornare per aiutare mio padre 
7) queste esperienze confermano la giustezza delle scelte e dei cambiamenti che ho/abbiamo in previsione a fine crisi
8) ho un carattere di merda ma anche mia madre evitava i bottegai di paese. X dirvi che le mutande le comprava a 35 chilometri di distanza, eccetera, eccetera. 
- visto che Travaglio & co hanno sostenuto che le carceri sono luoghi sicuri gli consiglio di organizzare le prossime riunioni della redazione del Fatto nel carcere di Verona. 

Lo so sono insopportabile e x fortuna che ho una ristretta cerchia di persone di cui mi fido che mi aiutano a non mandare tutto a puttane.


Andrea Consonni, 11 aprile 2020

giovedì 9 aprile 2020

Mio cognato è guarito e altre cose, come lettura fumetti gratis

- finalmente mio cognato è uscito dal tunnel del Coronavirus. Degenza tutta a casa (senza tampone), giorni durissimi e a un passo dal ricovero. Non ne parlo molto di questa pandemia ma il virus si è diffuso nella mia cerchia parentale e di conoscenti stretti. Spero passi presto. Ogni giorno mi chiedo cosa accadrà a mio padre, (soggetto a ultrarischio) che non esce di casa da un'eternità, appena io tornerò in Svizzera e lui dovrà ricominciare la sua vita 
- Lasciateci comprare libri!
- Garantite sempre a tutte le donne la possibilità di abortire!
- lo so che c'è l'emergenza virus ma se la chiusura porti l'avesse fatta Salvini mi immagino come avrebbe tuonato tutto un certo mondo... Per fortuna oggi Il Riformista e Il Manifesto hanno denunciato con forza questa situazione di merda. Mi auguro anche che t
tutti gli uomini e le donne che lavorano nei campi (sto  semplificando, sto scrivendo col cellulare) vengano regolarizzati, fatti lavorare nelle condizioni igieniche migliori, vengano rispettati tutti i loro diritti e ricevano paghe giuste. E questo dovrebbe valere per tutti su questa Terra.
- da cittadino italiano e lombardo ESIGO chiarezza sulla gestione di questa pandemia ma un garantista a 360 gradi, non mi piacciono lo sventolare le manette, i processi mediatici, l'augurare il carcere a questo o a quell'altro
- se volete leggere un po' di fumetti gratis andate su facebook.com/saldapress
- grande voglia di leggere due libri Neri Pozza: "Celebrare la consapevolezza"di Ivan Ilich e "Ruvide bestie" di Abigail Rae DelBianco
- e grande voglia anche di vedere "First Cow" di Kelly Reichardt
- non so quando riaprirà il cinema e se avrò ancora un lavoro. Ad oggi purtroppo questa crisi mi ha tolto la possibiltà di trovare durante l'estate un secondo lavoro nel turismo. Io e la mia (per fortuna lei a Lugano non ha mai smesso di lavorare) non abbiamo paracaduti, famiglie alle spalle che ci possano aiutare (per dirvi che qui da mio padre devo contribuire molto alle spese e queste si sommano a tutto il resto che ho a Lugano) ma soprattutto per indole siamo abituati a farcela da soli, con le nostre forze. Ho un carattere del cazzo e in molte situazioni lavorative non riuscirò mai a starci e allora sto preparando e già cominciando a inviare i curriculum. Ieri ho ricevuto una chiamata sorprendente da un'agenzia interinale. Pensavo di aver trovato un lavoro e invece era una mia ex collega che avendo visto il mio nome voleva sapere come stavo. Dieci minuti spensierati. I curriculum sono tutti per lavori molto umili, ancora di più  del mio attuale, ma mi va bene così.

Andrea Consonni, 9 aprile 2020 ( perdonatemi x gli errori, ho una connessione traballante, col tempo cerco di sistemare eventuali errori)

martedì 7 aprile 2020

Boris, due fra i miei libri del 2020, lettere dal carcere, Brand New, Patrizia Oliva

- ci sono persone che mi ispirano simpatia a pelle anche se non condividono le mie stesse idee, stili di vita, etc. Una di queste è Boris Johnson. Gli auguro una pronta guarigione. E non mi dispiacerebbe bere una birra assieme a lui e discutere di letteratura e di Inghilterra perché è un Paese che adoro da sempre.
- un po' presto per stilare classifiche ma di sicuro fra i miei libri del 2020 ci sono "I sonnambuli - I. 1888. Pasenow o il Romanticismo" di Hermann Broch (Adelphi, traduzione di Ada Vigliani, con un saggio di Milan Kundera) www.adelphi.it/libro/9788845934575 e il "Cahier" su Michel Houellebecq (La nave di Teseo) http://www.lanavediteseo.eu/item/cahier/. Li ho già consigliati ma son due libri che hanno segnato questi mesi e questi giorni di quarantena.
- sempre grazie al Dubbio che pubblica queste due lettere dal carcere: https://www.ildubbio.news/2020/04/06/mio-marito-e-carcere-ed-ho-paura-di-non-rivederlo-mai-piu/
- Lorena Villa è una piccola imprenditrice del mobile, una liberale, esponente della Fondazione Luigi Einaudi e ogni tanto dispensa qualche consiglio extra economico:
https://www.fondazioneluigieinaudi.it/author/lorena-villa/ e questo è il suo primo Twitter: @LorenaLVilla
- aspettavo fuori dalla posta anche oggi e che tristezza le conversazioni dei cittadini: un misto di rassegnazione, di fascismo venduto come buon senso, di servilismo, di rimpianto di mondi esistiti solo nella loro fantasia, di adorazione del governo e fra un po' avremo pure i santini di Conte e della ministra Azzolina da tenerci nel portafoglio insieme all'autocertificazione.P er sopportarlo ho acceso su Science Fiction dei Brand New ma alla fine ho scambiato a distanza due chiacchiere con tutti e loro perché, magari non ci crederete, ma parlo sempre con tutti, a costo dilitigare. Mi viene del tutto naturale 
- e che bello l'ultimo disco di Patrizia Oliva,Celante: patriziaoliva.bandcamp.com/album/celante


Andrea Consonni, 7 aprile 2020

lunedì 6 aprile 2020

Aimee Bender, cosa mi manca, spioni, Chaucer

- rileggere i racconti di Aimee Bender e riscoprirli in tutto il loro splendore, ritrovare fra le sue pagine il volto di Lisa Massei e incredibilmente il biglietto di un concerto dei Sigur Ros al Rolling Stone di Milano di un'era fa e non sentire per niente la mancanza dei concerti. Mi sale la nausea al pensiero di andarci
- ma quanto sono belli "I racconti di Canterbury"? Secondo me sono un'ottima lettura da quarantena
- in questa quarantena mi manca il caos del sabato e della domenica nella zona del cinema a Lugano che è tipo a 1,5 km da casa nostra: strade, marciapiedi, parcheggi intasati dagli spettatori del cinema, dai tifosi di calcio e hockey. Mi manca quella confusione, i bambini che corrono per non perdere lo spettacolo, i tifosi con la sciarpa, gli ultras, i vecchi, i poliziotti, le urla, i cori, il profumo dei popcorn, gli insulti, i clacson a manetta... Spero presto di ritrovare quella confusione
- consigli di attività che conosco e che in questa quarantena soffrono: Segnalibro.ch TOGO DaMaby
- lo so che la maggior parte di voi frequentatori di questo blog siete di sinistra, alcuni vorrebbero ritrovare una sinistra che non c'è più, eccetera, io invece vi lascio questo test liberale... così, anche per passare il tempo https://www.fondazioneluigieinaudi.it/che-liberale-sei-il-test-della-fle/
- in questi giorni se ne stanno vedendo di ogni tipo all'insegna spesso di una psicosi di massa, di controlli, di delazioni, di spirito patrio militaresco  che mi sale la nausea. Vi lascio sotto un articolo che racconta di una roba che è successa anche a me in paese con una tipa di sinistra assidua lettrice di Internazionale che mi stava filmando col cellulare mentre attendevo fuori dalla posta una chiamata dalla Svizzera importante e non volevo mettermi alla guida prima di riceverla. Me ne sono accorto quasi per caso e gliene ho cantate quattro a questa stronza. Mi ha risposto con un sermone sulle regole da rispettare, sul fatto che sono un individualista e bla bla bla. Non ho voluto risponderle che non esco mai perché non avevo nessuna voglia di giustificarmi. Anche  quando era un'adolescente che ascoltava La locomotiva tutto il giorno era già una testa di cazzo. Chissà magari si aspetta con le sue delazioni per il bene comune di ricevere qualche attestato come brava cittadina... l'articolo: https://www.ildubbio.news/2020/04/05/telefonini-non-sono-armi-basta-con-la-gogna-dai-balconi/
- ogni giorno mi auguro di non rivedere mai più dopo questa crisi le facce di questo governo. Tutti e tutte.

Andrea Consonni, 6 aprile 2020


venerdì 3 aprile 2020

Una madre, Russia, libri e birre

- oggi IlRiformista (potete leggerlo ogni giorno gratis) ha pubblicato la lettera di una madre col figlio in carcere in attesa di giudizio. La sua lettera ha più dignità e rispetto delle istituzioni di tutto il governo italiano messo assieme
- e che dire delle minacce russe a La Stampa? https://www.google.com/amp/s/www.linkiesta.it/2020/04/russia-putin-minacce-stampa-difesa-iacoboni/amp/
- giorni d'angoscia. Mi aggrappo alla disciplina ma non quella imposta dall'emergenza. Butto giù appunti di progetti. E soprattutto coltivo, in silenzio, la forza per scelte importanti accantonate per colpa di questa pandemia.
- rileggo tanto in attesa della riapertura di librerie e biblioteche. Gli ebook non fanno per me e qui non posso ordinare un cazzo. Sto segnando titoli:  Topeka School; il mistero.Doc; Tempo variabile; Scusate il disturbo; Solitudine; Quando eravamo liberali e socialisti; Le Crociate viste dagli arabi; In verità; L'inconveniente di essere amati;  Brevemente risplendiamo sulla terra
- tornare ad ascoltare Primigenia dei Disciplinatha e scoppiare a piangere
- quanto mi manca Massimo Bordin
- ho delle occhiaie nereviolagialle che stamattina quasi non mi facevano entrare al supermercato
- non ero più abituato a quanto fanno schifo, nel rapporto qualità/prezzo le birre in lattina che trovo nei supermercati della mia zona ma sono ancora l'adolescente che la sera si siede sul balcone con due o tre birre, un libro, un quaderno, le cuffie... Un tempo c'erano anche le Pall Mall


Andrea Consonni, 3 aprile 2020



mercoledì 1 aprile 2020

Giorni, Laura Harth, Orban e altre cose

- la sveglia suona alle 4 e 30 e di solito vado a letto a mezzanotte. Mio padre idem anche se poi lui resta a letto a leggere, pensare, ascoltare la radio fin verso le 8
- concordo con l'auspicio di Giuliano Ferrara oggi su Il Foglio "Non voglio uscire migliore dal virus, mi basta immunizzato'
- per accontentare mio padre, ridurre fornelli e piatti oggi sarà la volta di risotto con durelli e cipolle  ( per me tantissime cipolle che adoro)
- che voglia di vedere un film di Harmony Korine, Larry Clark e dei fratelli Safdie
- li sto riascoltando tanto tanto in questi giorni mentre cucino, lavo, stendo, stiro e alla fine Aviary di Julia Holter e I dei Northwest sono entrati a fare parte dei dischi della mia vita
- preferisco non esprimermi sull'attuale governo e sulle opposizioni... Mi sale già la nausea...
- Laura Harth ha scritto un lungo articolo (so che la situazione fra i due paesi è diversa ma Laura offre spunti interessanti): "L'autoritarismo Orban e i sepolcri imbiancati della politica italiana" https://formiche.net/2020/03/autoritario-orban-sepolcri-imbiancati-politica-italiana-harth/
- alla pila di libri aggiungo e sottraggo, leggo/rileggo/scarto. Fra le aggiunte da rileggere: "La melanconia del corpo" di Shelley Jackson, "Grida il mio nome" di Aimee Bender, "Il colpevole" di Tobias Wolfgang, "Tishomingo Blues" di Elmore Leonard
- e continuo a non darmi per vinto sulla situazione delle carceri e a tutti gli effetti Bonafede sarà per sempre uno dei peggiori ministri della storia repubblicana italiana, frutto di quel virus grillino ormai entrato a fare parte di una certa sinistra del cazzo.

Andrea Consonno, 1 aprile 2030

domenica 29 marzo 2020

Letture, soprattutto riletture e Woody Allen

Tempo di letture e soprattutto riletture: 
- meno male che Elisabetta Sgarbi/La nave di Teseo ha pubblicato l'autobiografia di Woody Allen: A proposito di niente. Ve lo consiglio.
- rileggere e riscoprire gli splendidi romanzi di Heidi Julavits
- rileggere gli incredibili racconti di Julia Slavin: La donna che si tagliò la gamba al Maidstone Club (Minimum Fax)
- fare un po' di pubblicità ad attività (di qualunque tipo) di persone che conosco come ad esempio: www.villaarredamenti.it o www.lalibreriavolante.it
- riprendere in mano Le mie prigioni e Il Gattopardo
- ritrovare il mio "I racconti di Canterbury"
- tenere sul comodino l'Amleto con tutti gli appunti e sottolineature di mia sorella
- accantonare La collina dei conigli, riletta già troppe volte, e puntare a qualcosa di Cesare Pavese
- tornare a leggere Ken Parker
- ascoltare Radio Radicale, leggere Il Foglio, Il Riformista, Il Dubbio, La Provincia di Lecco, Il Post, Linkiesta
- cercare di non farmi angosciare troppo dalle agonie e dalle telefonate che annunciano la morte di quello e quell'altro ancora
- e domani provo a fare assaggiare a mio padre spaghetti con l'avocado

Andrea Consonni, 29 marzo 2020

venerdì 27 marzo 2020

Comunicazione di servizio

Ho una linea lenta, etc e in questi giorni x me è più facile stare su Twitter. 
Se vi interessa il mio profilo è @AndreaConsonni4 dove a parte altre cose riesco anche a consigliare più velocemente libri e spunti di lettura e approfondimento.

Se proseguo con questo ritmo di lettura e rilettura potrei superare quest'anno 300 libri letti.

Ciao


Andrea Consonni

lunedì 23 marzo 2020

Appunti

Sono trascorsi pochi giorni di quarantena, 11 o 12, ho perso il conto ma per ora non mi sta pesando particolarmente perché ho provato a trascorrere anche settimane e settimane chiuso in casa e uscendo solo sul balcone. Ed ero giovane. Di sicuro la convivenza con mio padre è ostica, quasi impossibile, ma faccio appello a tutte le mie forze mentali per non capitolare. Comunque, ecco alcuni appunti:
- non vedo di tornare a Lugano e di riabbracciare la mia compagna che, fortuna sua, continua a lavorare, uscire di casa, guidare
- sento la mancanza del mio lago, ho voglia di ritirare alcuni libri un giacenza e di bere un sacco di vino e birra con le mie amiche Alessia e Adriana
- è straziante ascoltare il suono delle campane a lutto.  Ieri per tre volte. Oggi una volta di prima mattina e un'altra mentre sto scrivendo. Il paese è piccolo, salvo i nuovi arrivati conosco tutti e fa sempre male leggere gli annunci mortuari (non tutti legati al Virus, ufficialmente x ora nessuno) con nomi e cognomi di persone che mi hanno visto diventare grande. Ancora più brutto tornare a casa e comunicare quei nomi a mio padre per poi ascoltare le sue telefonate che raccolgono altre tonnellate di sfighe, lutti, crisi
- abbiamo dovuto adattarci io e mio padre su spesa e cibo ( cedo sulla carne qualche volta) anche perché frigo, fornelli, casa son piccoli e gli spostamenti spesa da evitare ma continuiamo a mangiare come se fossimo al ristorante. Per dire che oggi gli ho preparato piccione, procuratogli tempo fa da un suo cugino. Domani spaghettini con avocado e ieri baccalà alla vicentina. Poi io mi esilio con legumi e un sacco di verdura
- stanotte mi sono svegliato e non ho fatto che pensare a mio cugino che aveva appena ristrutturato, con grandi investimenti, il suo locale e alla sua nuova compagna che aveva appena aperto una panetteria/pasticceria collegata al locale di mio cugino. So che sono a pezzi e mi dispiace tantissimo per loro perché erano anni che lavoravano a questo progetto
- mi manca il fiato quando guardo fuori dalla finestra. Mi sento uno straniero, fuori posto, non mi piace quello che vedo e ormai so che è venuto il momento di fare un passo ulteriore nella mia vita
- rileggendo It a quarant'un anni  comprendo perché a 11 impazzii per questo romanzo, a 13 perché cominciai a capirlo meglio, a 41 perché sto sempre male quando torno in questa casa
- che bello rileggere "L'uomo di Kiev" di Bernard Malamud nell'edizione Einaudi '68 che trovai in una bancarella dell'usato
- si parla tanto di libri che raccontano l'atmosfera di questi giorni e mi accodo a quelli che indicano "Dissapatio H.G." di Morselli che adoro da tanti anni e di cui ha scritto splendidamente Gianfranco Franchi: http://www.gianfrancofranchi.com/dissipatio-h-g/
- altro libro che sento vicino in/a questi giorni è "Il deserto dei Tartari" di Buzzati
- ho riscoperto con amore "Desire Lines" dei Camera Obscura
- TV solo x film perché mi mettono nausea le varie Palombelli, Gruber, Merlino, Panella, Gentili, Del Debbio, Formigli, Floris , Fazio che mio padre segue ad alto volume perché sta diventando un po' sordo
- finita la crisi spero che i vari Conte, Di Maio, Patuanelli e il resto della combriccola ingrossino la fila dei disoccupati


Andrea Consonni, 23 marzo 2020

venerdì 20 marzo 2020

Un ritorno

Quasi una settimana che sono tornato in Italia da mio padre. Ho una connessione nuova ma solo sul cellulare che per farla mi son dovuto subito scontrare con la burocrazia italiana.
Giovedì scorso ho vissuto invece sulla mia pelle tutto l'orrore delle frontiere chiuse, degli sguardi sprezzanti di guardie di tutti i tipi, del controllo sociale (ho vissuto con insofferenza, anche fisica ma sono riuscito a star calmo per non peggiorare la situazione, il fatto di dover comunicare i miei orari di lavoro, i miei spostamenti).
A questo proposito uno spunto:
 https://www.leoniblog.it/2020/03/17/sulla-liberta-e-sulla-paura/#more-20856

Il cinema resterà chiuso almeno fino al 19 aprile e ad oggi non so ancora se prenderò qualche tipo di compensazione economica, mi licenzieranno, etc.
Nulla.

Fatico ancora più del solito a dormire.
Tanta insofferenza.
La convivenza con mio padre è durissima e non so fino a quando potrà reggere.
Erano almeno quindici anni che non dormivo più di una notte nella mia vecchia stanza.
Mi occupo io di tutte le incombenze.
E non mi pesano per la malattia ma perché sono costretto a frequentare questo paese del cazzo, a stare in colonna con persone che mi riconoscono e mi rompono i coglioni.
Mi sento soffocare.
Almeno un tempo uscivo sul balcone e vedevo le montagne mentre adesso ci sono palazzine dove vivono famiglie composte da coetanei che quando mi vedono vogliono sempre parlare e rompere il cazzo.
Vabbè.
Cerco di non pensarci.
Sto scrivendo e leggendo tanto tanto.
Da quando sono qui:
- ho terminato la lettura di Cahier di Houellebecq
- ho finito il bellissimo "I sonnambuli" di Hermann Broch
- ho riletto la disperata trilogia noir di quello straordinario scrittore che è Hugues Pagan. Trilogia, nella vecchia e meravigliosa edizione Meridiano Zero del mio eroe Marco Vicentini, composta da Dead End Blues, Quelli che restano, La notte che ho lasciato Alex
- riletto "Perché la notte" di James Ellroy, per continuare a farsi del male
- riletto racconti di Twain, Cechov, Paolo Mascheri, Jones, Homes e Hemingway
- riletto i 12 numeri della serie Bonelli, Caravan

E adesso ho deciso di rileggere per l'ennesima volta L'arcobaleno della gravità, Madame Bovary, La collina dei conigli,  Cose strane e It.

Mi salva l'edicola, quella fisica, e quella virtuale.

Ciao


Andrea Consonni, 20 marzo 2020



giovedì 12 marzo 2020

Vi saluto per 20 giorni, minimo, e ci risentiamo




Per vari motivi questo pomeriggio torno in Italia per aiutare mio padre.
L'idea di ritornare in quella provincia mi angoscia tantissimo.
Stanotte non ho praticamente dormito.
Sarà durissima.
Il cinema dove lavoro è chiuso almeno fino al 29 marzo.
Se entro aprile la situazione non cambia  sono praticamente senza lavoro.
E quindi ripartire dalla disoccupazione e dalle solite storie.
Proprio in un periodo del genere.
E senza avere paracaduti.
Ho la fortuna di avere al mio fianco una compagna splendida che anche lei sta faticando tantissimo col lavoro. 
A me tutte queste chiacchiere e discussioni sulle opportunità di questo virus mi annoiano parecchio e non mi convincono per niente.
Lo spirito patrio mi fa addormentare.
Tutto qui e un abbraccio a chi passa da queste parti.
Ho un libro che sto scrivendo da finire.
E tanti libri da leggere e rileggere.
Di sicuro mi porto dietro lui.



And.

martedì 10 marzo 2020

Parlando di telelavoro e di altre cose come carcere, Laurie Cameron, Robert Burns, Birthh, il miglior romanzo distopico/catastrofista che ho letto negli ultimi anni



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Me l'hanno chiesto e per me "I Mandible. Una famiglia  2029 - 2047) di Lionel Shriver 66thand2nd, traduzione di Emilia Benghi) è il romanzo distopico/catastrofista migliore e più sorprendente e deviante che ho letto negli ultimi anni. Ne avevo scritto qui

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In questi giorni di crisi il telelavoro è diventato uno strumento molto utile per evitare i contagi e nello stesso tempo il blocco del lavoro.
Qualcuno auspica un maggiore utilizzo del telelavoro anche dopo la fine di questa e la stessa questione vale anche per le scuole/università.
Nutro qualche perplessità su questi auspici e ne ho proprio parlato con l'impiegata del cinema e una mia amica che lavora in gigantesca ditta siderurgica. Tutte e due potrebbero tranquillamente lavorare da casa per almeno il 90% delle loro mansioni ma tutte e due mi hanno detto di preferire lasciare casa e recarsi al cinema e in fabbrica. 
Fra le loro varie motivazioni ce n'è una che mi ha colpito e che mi ha fatto anche stare bene e che cerco di riassumere mescolandole qui sotto:
"Se stiamo a casa non viviamo fisicamente la vita dell'azienda, le pareti, la struttura e soprattutto le persone come te che sono nel settore produttivo. Non abbiamo la percezione della sporcizia delle sale, della faccia che hai quando hai finito di preparare popcorn e sali a firmare una carta, non mangeremmo mai in mensa con operai e tecnici e non sentiremmo le loro storie, non respireremmo l'odore di popcorn, non vedremmo camionisti, muletti, tecnici vari che arrivano per riparazioni, le ciminiere, le tute blu, i carrelli, non vedremmo dal vero i rappresentanti, la merce. Poi sappiamo che ci sono giorni che è difficile sopportare i colleghi, te, il direttore, i capi ufficio, le chiacchiere ma diciamo che la bilancia pende a favore del lavorare in ufficio."
Mi hanno rincuorato queste parole.
Soprattutto perché tutte e due lavorano sotto stress, con proprietari/dirigenti/responsabili spietati e super esigenti. Gente con la quale non è facile relazionarsi, nervosa, irascibile e che non fanno sconti su nulla.

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E qui sotto il comunicato di Nessuno Tocchi Caino di cui sono un iscritto:

"Di fronte alle notizie di rivolte in corso nelle carceri, l’associazione Nessuno tocchi Caino – Spes contra spem rivolge un appello all’intera comunità penitenziaria, fatta di detenuti, dirigenti e operatori penitenziari, perché i comportamenti siano all’insegna della nonviolenza e del dialogo. L’appello è rivolto anche ai mezzi di informazione affinchè facciano conoscere le misure adottate dal Governo volte a contenere la diffusione del virus nelle carceri. Su quest’ultimo punto è un segnale positivo che il decreto raccomandi alle autorità di valutare l’adozione di misure alternative di detenzione domiciliare (art 2 lettera u). 
Per i responsabili dell’associazione Sergio d’Elia, Rita Bernardini ed Elisabetta Zamparutti, rispettivamente Segretario, Presidente e Tesoriere, l’umana reazione alla paura rischia di provocare errori madornali, come vediamo accadere in queste ore. Invitiamo tutti a desistere da reazioni violente convinti che non è questo il modo per mettersi al riparo dai pericoli. Occorre invece ponderare e restare vigili. Vale per chi ricopre ruoli dirigenziali e di custodia ed anche per i detenuti e i loro familiari. Per noi in questo momento è importante che tutti si attengano alle misure di precauzione sanitaria. E’ un momento che va anche colto per diffondere conoscenza e consapevolezza su quelle che sono le condizioni di vita in carcere affette, prima che dal COVID-19, dal problema del sovraffollamento. Un problema che a nostro avviso va affrontato con misure quali la #moratoria dell’esecuzione penale (tanto degli ordini di esecuzione pena che dell’esecuzione della pena stessa) ed anche l’#amnistia e l’#indulto a partire da chi deve scontare brevi pene o residui di pena da espiare, tenuto conto che ci sono 8.682 che hanno un residuo pena da scontare inferiore ai 12 mesi e altri 8.146 che devono scontare pene tra 1 e due anni.
Tuttavia, non è con la violenza che si possono ottenere misure di buon governo delle condizioni di vita in carcere. Non bisogna mai giocare al tanto peggio tanto meglio e tenere sempre presente che i mezzi che si adottano, se violenti o sbagliati, pregiudicano la bontà degli obiettivi e dei fini a cui si aspira."


Andrea Consonni, 10 marzo 2020

lunedì 9 marzo 2020

Un piccolo sfogo; Antonio Benforte; Nico; Gabriele Maestri e Filippo Panseca




So bene che non è un momento per fare polemiche ma mi auguro che una volta terminata questa crisi/quarantena si possa tornare a votare in Italia e che i vari Conte, Casalino, Spadafora e compagnia bella vengano dimenticati.
Mi auguro che possano emergere o finalmente uscire da dietro le quinte figure nuove, pulite, capaci, intellettualmente pronte ma umili e disposte all'ascolto e questo vale a destra, a sinistra e al centro. Giovani o vecchi non mi interessa.
Ne conosco alcuni e spero che possano ricevere la fiducia che meritano all'interno dei loro partiti. 
Non posso nemmeno immaginare che a gestire il ritorno alla normalità siano questi politici che magari si atteggiano a novelli Churchill e che intanto nel silenzio hanno fatto passare riforme illiberali.
Non voglio che politici che per esempio hanno dimenticato le carceri e che nemmeno si sono ricordati dei frontalieri continuino a governare questo paese.
Le ferite al mondo della scuola, della sanità, della socialità e dell'intero settore produttivo saranno ferite che sanguineranno ancora per un bel po' e non voglio che siano loro a curarle.

E rifaccio la premessa: se mio padre e mia zia si ammalano hanno una percentuale del 90% di lasciarci la pelle.

Quando cerco di parlare di mondo del lavoro da preservare, di riforme strutturali sociali/ecologiche necessarie mi becco del servo del capitalismo, di quello che non capisce nulla ma io in questi giorni sto pensando a persone che ho conosciuto benissimo e che per una scelta di libertà si sono messi a fare i giardinieri/tuttofare in proprio e che con questa malattia sono praticamente senza lavoro e non sanno che fare del loro presente; penso alla cooperativa di disabili e soggetti svantaggiati dove ho lavorato per anni e che ha aiutato molte persone, compreso il sottoscritto, a rifarsi una vita e che sostanzialmente forniva manodopera conto terzi per aziende che adesso boccheggiano e che rischia la chiusura e quindi persone fragili con percorsi interrotti e prospettive future pari a zero; penso a mio cugino che nel periodo natalizio ha ristrutturato il suo bar e adesso praticamente non guadagna un soldo e che mi ha detto Se va avanti a questo modo chiudo ma poi col mutuo che faccio?; penso a mio cugino impiegato in una ditta che vive di personale che si sposta nelle varie regioni; penso alle partite Iva dimenticate da tutti; penso a mio cognato che lavora in una piccola ditta a conduzione familiare in Veneto dove si trova benissimo e che gli ha permesso una certa stabilità familiare e che vede il futuro nerissimo con una compagna e che continua a prendere permessi per accudire il figlio che da giorni non va all'asilo; penso a me e ai miei colleghi che se va avanti cosi' perderemo tutto perché le sale sono vuote e le spese di mantenimento di una struttura come quella dove lavoro sono impressionanti; penso a tanti operai e operai del mio paese. Penso che vivono una crisi dietro l'altra, con pochi soldi in tasca o che magari vengono additati come chissà quali borghesi e che invece si sbattono dalla mattina alla sera per cercare di galleggiare.

Ovviamente i miei auspici resteranno auspici.
E queste persone delle quali ho parlato sopra verranno puntualmente dimenticate e coltivate esclusivamente come serbatoi elettorali di rancore, di destra e sinistra e poi trattate come delle teste di cazzo se non voteranno per il partito giusto.
E ritorneremo a parlare dei fronti antisalviniani, delle sardine come risorse, di Renzi, di Conte... e bla bla bla...

(Poi vabbé se volete parlare di espropri proletari e statalismo comunista e robe del genere parlatene pure, non sono questioni che mi entusiasmano...)

.....




-Nico-


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domenica 8 marzo 2020

Ciao Marina; Una persona sensibile

ciao Marina.
vivevamo vite agli antipodi.
tendenzialmente la pensavamo diversamente su quasi tutto.
litigammo spesso.
ma facevi parte di una comunità che mi ha regalato tantissimo.
e anche tu mi hai regalato qualcosa di prezioso..
ci siamo conosciuti a un matrimonio.
e indossavi un vestito che sembrava uscito da un'altra epoca.
fu una giornata intensa che mi permise di abbracciare cari amici.
la notizia della tua scomparsa ha smosso tanti ricordi.
e niente, qui ci sono i suoi, tuoi scritti.
grazie.

....


Dopo le maratone di lettura delle ultime due settimane con quasi 10000 pagine lette, mi son preso un paio di giorni liberi da vere e proprie letture. Sfogliare pagine, ascoltare musica, camminare nel vento e nel freddo. Ho la testa piena di brutti pensieri, la situazione al lavoro è precaria, non si capisce nulla di come andranno le cose in futuro. Vorrei solo una spiaggia dove poter dormire insieme alla mia compagna. Scomparire. Farmi da parte. E intanto ho sulla scrivania questo libro che mi ha consigliato un'amica che sta poco bene. Per niente bene da troppo tempo. 

Una candela accesa perché adoriamo le candele.
Quelle che non profumano.
E questa candela è anche per te A.
Perché da bambini ci dicevamo sempre che poi alla fine arriva l'estate.
E il primo tuffo nel lago.
E ricordi quanta paura avevi, sempre, per quel primo tuffo? Non lo so perché, dicevi.
Crescendo non hai perso quella paura.
Mi hai detto che adesso quando stai per tuffarti vedi tutto il tuo dolore.
Ma poi ti tuffi lo stesso.
E io mi aggrappo proprio a questo.
A questo tuffarci lo stesso nell'acqua gelida del lago.
Sempre.
Qualunque cosa ci sia accaduta o ci stia per accadere.



(questa canzone la ripropongo spesso perché ci sono veramente affezionato)


Andrea Consonni, 8 marzo 2020

sabato 7 marzo 2020

NESSUNO TOCCHI CAINO NEWS - IRAN. NESSUNO TOCCHI CAINO, LA CAMPAGNA 'I VOLTI DELLA REPRESSIONE' IN IRAN ARRIVA AL PE

NESSUNO TOCCHI CAINO NEWS


Anno 20 - n. 10 - 07-03-2020

Contenuti del numero:

1.  LA STORIA DELLA SETTIMANA : IRAN. NESSUNO TOCCHI CAINO, LA CAMPAGNA 'I VOLTI DELLA REPRESSIONE' IN IRAN ARRIVA AL PE
2.  NEWS FLASH: CORONAVIRUS. NESSUNO TOCCHI CAINO, SERVE UNA MORATORIA DELL'ESECUZIONE PENALE
3.  NEWS FLASH: EGITTO: GIUSTIZIATO IL NOTO MILITANTE ISLAMISTA HISHAM AL-ASHMAWY
4.  NEWS FLASH: ALABAMA (USA): NATHANIEL WOODS GIUSTIZIATO
5.  NEWS FLASH: YEMEN: TRIBUNALE HOUTHI CONDANNA A MORTE 35 DEPUTATI PRO-GOVERNO
6.  I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


IRAN. NESSUNO TOCCHI CAINO, LA CAMPAGNA 'I VOLTI DELLA REPRESSIONE' IN IRAN ARRIVA AL PE

L’associazione Nessuno tocchi Caino - Spes contra spem, che ha promosso una campagna per l’aggiornamento della lista europea dei membri del regime iraniano sottoposti a misure restrittive per violazione dei diritti umani denominata “I volti della repressione”, saluta l’interrogazione a risposta scritta che gli euro parlamentari Antonio Tajani e Massimiliano Salini, entrambi di Forza Italia, hanno rivolto al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza proprio su questo.

L’interrogazione parte dalla considerazione che “dall'elezione di Hassan Rouhani a Presidente della Repubblica Islamica dell'Iran, nel giugno 2013, oltre 3800 prigionieri sono stati giustiziati. Nel solo 2019 hanno avuto luogo 285 esecuzioni, tra cui quelle di otto minorenni e diciassette donne.” Prosegue poi dando conto del fatto che “Negli scorsi mesi, durante le manifestazioni in piazza contro il regime, ci sono stati almeno 1500 morti e 4000 feriti, fra cui donne e bambini. Sono stati eseguiti oltre 12000 arresti: di questi iraniani, ad oggi, non se ne sa più nulla.”
I parlamentari Tajani e Salini fanno poi presente che “l'Unione europea ha già predisposto una lista di membri del regime iraniano sottoposti a misure restrittive per violazione dei diritti umani. Tale lista va aggiornata entro il 13 aprile, come da disposizione del Consiglio europeo 2019/562.”
Chiedo quindi: “Quali azioni intende intraprendere l'Alto Rappresentante nei confronti del regime iraniano che non è soluzione ma causa di continue crisi e principale elemento di instabilità in Medio Oriente? In che modo e con quali criteri l'Alto Rappresentante intende aggiornare la lista degli esponenti del regime iraniano sottoposti a sanzioni economiche e finanziarie per le loro gravi violazioni dei diritti umani? L'Alto Rappresentante intende vietare visti e permessi di ingresso in Europa agli autori di questi crimini?”
(Fonti: NTC, 05/03/2020)


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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

CORONAVIRUS. NESSUNO TOCCHI CAINO, SERVE UNA MORATORIA DELL'ESECUZIONE PENALE
L'associazione "Nessuno tocchi Caino-Spes contra spem" di fronte all'emergenza legata al coronavirus in carcere e alle misure restrittive con cui la si sta affrontando, chiede che il principio di prevenzione della "rarefazione sociale", come affermato dal Vice Ministro per la Salute Pierpaolo Sileri, volto a evitare ogni forma di aggregazione, trovi applicazione anche in carcere.
Per i dirigenti dell'associazione Sergio d'Elia, Rita Bernardini ed Elisabetta Zamparutti, il carcere è in una situazione di gravissimo sovraffollamento con 61.230 detenuti per 47.231 posti effettivi disponibili.
"Questi dati connotano il carcere come un luogo di concentramento e segregazione sociale, di per sé fuori legge, dove ogni rischio, anche quello sanitario, è amplificato. Se si chiudono scuole o stadi per evitare che troppe persone stiano insieme, allora la principale misura da adottare anche in carcere deve essere quella di una moratoria immediata dell'esecuzione penale volta a ridurre drasticamente i numeri della popolazione carceraria con provvedimenti che potrebbero riguardare ad esempio i casi di detenzione per brevi pene o residui di pena da espiare. In Italia ci sono 8.682 detenuti che hanno un residuo pena da scontare inferiore ai 12 mesi e altri 8.146 che devono scontare pene tra 1 e due anni.
Per D'Elia, Bernardini e Zamparutti non è infatti chiudendo ai colloqui, alle attività esterne o alle misure alternative che si può fronteggiare il rischio di epidemia in carcere. Anzi, la sospensione di norme fondamentali dell’ordinamento penitenziario aggrava ulteriormente la situazione strutturale di illegalità nell’esecuzione della pena nel nostro Paese.
Moratoria dell’esecuzione penale e provvedimenti come amnistia ed indulto si confermano essere le uniche misure idonee a riportare le carceri e la giustizia nell’alveo dello Stato di Diritto, unica alternativa a tutte le emergenze. La crisi legata al corona virus conferma quanto la soluzione della costruzione di nuove carceri – anziché il sistematico ricorso alle misure alternative - sia assolutamente inadeguata ad affrontare i problemi legati al carcere e alla recidiva.
(Fonti: NtC, 04/03/2020)


EGITTO: GIUSTIZIATO IL NOTO MILITANTE ISLAMISTA HISHAM AL-ASHMAWY

Il noto militante islamista egiziano Hisham al-Ashmawy è stato giustiziato il 4 marzo 2020 dopo essere stato riconosciuto colpevole di diversi attacchi di alto profilo, ha detto il portavoce militare del Paese.
Ashmawy, un ex ufficiale delle forze speciali egiziane, ha guidato Ansar Bayt al-Maqdis, con base nel Sinai, il gruppo militante più attivo dell'Egitto, prima di giurare fedeltà allo Stato Islamico nel 2014.
Si trasferì quindi con un gruppo di seguaci nel Deserto Occidentale dell'Egitto, in seguito attraversò il confine con la Libia per unirsi all'Ansar al-Sharia, collegato ad al Qaeda, secondo i funzionari egiziani.
Era stato catturato nella città libica orientale di Derna alla fine del 2018 e trasferito in Egitto a maggio 2019.
Ashmawy era stato condannato in relazione a diverse accuse tra cui la pianificazione di un attacco del 2014 che uccise 22 militari e il tentativo di assassinio di un ex ministro degli interni nel 2013.
Tribunali militari e civili lo avevano condannato a morte prima e dopo la sua estradizione.
Il portavoce militare egiziano ha pubblicato su Twitter una foto di Ashmawy con una folta barba e vestito con una tuta arancione da prigione. "Questa mattina la condanna a morte è stata eseguita per il terrorista Hisham al-Ashmawy", ha scritto.
I media locali, tra cui il giornale di stato al-Ahram e fonti della sicurezza, avevano dichiarato la scorsa settimana che Ashmawy fosse stato giustiziato, anche se i siti informativi in seguito avevano tolto la notizia.
Lo scorso 2 marzo Ashmawy era stato condannato a morte insieme ad altri 36 imputati dal Tribunale penale del Cairo che li aveva riconosciuti colpevoli di terrorismo.
La decisione del tribunale è giunta dopo l’approvazione da parte del Grand Mufti delle loro condanne capitali.
(Fonti: Reuters, 04/03/2020)


ALABAMA (USA): NATHANIEL WOODS GIUSTIZIATO

Nathaniel Woods, 42 anni, nero, è stato giustiziato in Alabama il 5 marzo 2020. Woods era stato condannato a morte il 10 dicembre 2005 per il ruolo avuto nell’omicidio di tre poliziotti e nel ferimento di un quarto. Le vittime, il 17 giugno 2004, furono Carlos “Curly” Owen, 58 anni, Harley Chisholm III, 40 anni, e Charles Robert Bennett, 33 anni. Michael Collins rimase ferito. Gli agenti furono uccisi mentre, facendo irruzione in una crack-house, cercavano di eseguire un mandato di arresto su Woods per un reato minore. Oltre ai parenti di Woods, diversi attivisti erano intervenuti in sua difesa, insistendo soprattutto sul fatto che anche dagli atti processuali risultava che non fosse stato Woods a sparare agli agenti, ma il suo coimputato, Kerry M. Spencer, il quale tra l’altro, dal braccio della morte, in una intervista alla CNN poche ore prima dell’esecuzione ha confermato di essere stato lui a sparare. Martin Luther King III, Bart Starr Jr., Kim Kardashian, il rapper T. I. e gli avvocati di Woods avevano chiesto alla Governatrice Kay Ivey un provvedimento di clemenza, che la Ivey ha però negato. Gli analisti segnalano che Woods è stato “vittima” di due peculiarità della legge capitale dell’Alabama: la sua condanna a morte fu decisa da una giuria popolare con un voto non unanime, 10-2, e ai sensi di una legge che consente esplicitamente la massima punizione anche per chi non ha materialmente commesso un omicidio. La teoria dell’accusa in questo processo è che non si sia trattato di una irruzione imprudente in un locale con pregiudicati sotto effetto di crack, ma di un “agguato” organizzato da Woods. Del resto nella storia della polizia dell’Alabama mai tanti agenti sono stati colpiti in servizio nella stessa operazione. Woods diventa il 1° giustiziato di quest’anno in Alabama, il 67° da quando lo stato ha ripreso le esecuzioni nel 1983, il 5° dell’anno negli Usa, e il n° 1.517 da quando gli Usa hanno ripreso le esecuzioni nel 1977.
(Fonti: AL.com, CNN, thedailybeast, 05/03/2020)


YEMEN: TRIBUNALE HOUTHI CONDANNA A MORTE 35 DEPUTATI PRO-GOVERNO

Il tribunale Penale Specializzato nella capitale yemenita Sanaa, controllato dagli Houthi, il 3 marzo 2020 ha condannato a morte 35 deputati pro-governo con l’accusa di aver collaborato con la coalizione araba a guida saudita.
Tra i condannati figurano il presidente del parlamento Sultan al-Burkani, il suo vice Abdulaziz al-Jabari, il governatore di Jawf, Amin al-Akimi, e il capo di stato maggiore Sagheer bin Aziz.
Gli Houthi li accusavano di "tradimento" per il loro sostegno al governo legittimo e alla coalizione araba guidata dai sauditi e chiedevano che fossero giustiziati e che le loro proprietà fossero confiscate.
Un deputato incluso nella sentenza, Mohammad Muqbel Ali Al-Humair, ha dichiarato ad Asharq Al-Awsat: “Lo considero un onore in quanto dimostra che abbiamo colpito gli Houthi, aiutato a sconfiggere il loro programma e resistito a questo movimento razzista che è un'estensione del progetto persiano ostile agli arabi e all'islam".
Ha detto che gli Houthi promuovono un progetto di morte, non di vita e di sviluppo, aggiungendo che la condanna a morte non è diretta solo contro i parlamentari che si oppongono, ma contro l'intero popolo yemenita.
Al-Humair ha lasciato Sanaa per Taiz nel 2015. Si era opposto alle milizie molto prima del loro colpo di stato contro il governo legittimo nel 2014.
L'anno scorso, gli Houthi hanno costretto i parlamentari sotto il loro controllo a Sanaa a revocare l'immunità dei deputati che sostengono il governo legittimo dopo che il parlamento si è riunito a Seiyun ad aprile.
(Fonti: aawsat.com, 04/03/2020)


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