Adoro entrare in una libreria e uscirne con un libro scoperto per caso, tornare a casa e leggerlo dalla prima all'ultima pagina emozionandomi.
"Non perdere le viti" di Céline Zufferey, scrittrice svizzera vallesana classe 1991 che vive a Lione (Edizioni Casagrande, traduzione di Maurizia Balmelli) è un romanzo struggente e insieme disanima toccante/divertente/cinica/precisa/angosciante di una società come la nostra schiava/figlia/sorella/amante/madre degli oggetti, dei cataloghi, delle chat, dei mobili fai da te, dei centri commerciali, degli scatti istantanei, delle feste di lavoro, degli sconti famiglia, delle famiglie soffocanti, del porno, delle relazioni soffocanti, dei fallimenti, delle case di riposo, del vuoto annichilente.
In assoluto fino ad ora una delle letture migliori del 2019.
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"La natura della grazia" di William Kent Krueger (Neri Pozza, traduzione di Alessandro Zabini) è invece un romanzo che dalle note di copertine e dalle prime trenta pagine sembrava promettere bene e che invece proseguendo nella lettura mi ha annoiato parecchio. Romanzo pesante, noioso, quei polpettoni hollywoodiani belli muscolari che strizzano un po' l'occhio ai vari romanzi di formazione, con la solite dose di drammi, di giustizia sociale, di visita finale ai cimiteri per fare il punto su come sono andate le cose.
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Sono pesante ma ogni tanto anche io mi perdo in test e robe del genere, anche se poi questo test è un po' sull'onda sempre pesante... magari vi interessa farlo:
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Anche a me, ogni tanto, piace comprare un libro a "impulso".
RispondiEliminaMi capita spesso. Il problema è quando compro due libri che cercavo e a quelli poi ne aggiungo altri comprati a impulso e mi trovo senza soldi nel portafoglio
Eliminai migliori acquisti sono spesso frutto del caso
RispondiElimina☺️
spesso ma anche no perché ho buttato un sacco di soldi in acquisti frutto del caso
EliminaTra gli altri, mi consigliano di leggere Socialismo liberale di Carlo Rosselli.
RispondiEliminacondivido in pieno il tuo commento su La natura della grazia. Libro che piacque abbastanza al gruppo del baretto, comitiva informale di lettori compulsivi che frequentavo quando avevo più tempo a disposizione. Ne elogiarono la grazia che io, evidentemente, non vidi dal troppo sbadigliare.
Anche a me, magari abbiamo lo stesso profilo.
EliminaHo sbadigliato anche io parecchio leggendo quel libro, eppure sembra che sia piaciuto parecchio.