-il disco che avevo in testa-
Son belli i buoni sentimenti, le ragioni di tutti, pure i miei buoni propositi son belli ma poi a un certo mi viene voglia di un bello tsunami che sommerga tutto ma davvero tutto,.
Esco dal lavoro, annoiato e senza particolari motivi per sorridere alla vita, torno a casa e poi mi faccio un giro al parco visto che ho saputo che ci sono bancarelle di associazioni, comunità straniere, cooperative. Sono molto stanco ma ho voglia di prendere aria, è stata una giornata del cazzo al lavoro. Non ho voglia di leggere e nemmeno di scrivere e magari potrei incontrare il mio ex direttore per due chiacchiere o qualcun altro per discutere su come sta andando il mondo.
Ma appena arrivo al parco, che sta affianco al lago, mi sale subito la voglia di tornare a casa.
È tutto così a posto e così giusto che mi sale l'ansia. Non c'è niente fuori posto. Nessuna sporcizia. Anzi, c'è quell'insopportabile e melensa melassa che unisce le brave e giuste persone ai turisti con lo scatto in mano, gli intellettuali e politici da sostenere coi soliti predicatori insostenibili come codazzo e poi le bancarelle col cibo etnico, le perline per farci le collane, le classiche alternative super fighechic e i maschietti barbuti e poi pure Don Bosco e il rapper miserevolmente impegnato e quelle che parlano di cibo biologico e quegli altri che raccontano di viaggi in Tibet, Cambogia, Chiapas, Colombia, Sri Lanka e tutte quelle mani che ti offrono cibo etnico che quando lo mangi ti viene da vomitare e poi i diritti civili e i bambinetti e le perline e il cibo brasiliano.
Son scappato e non ho dovuto nemmeno pagare il parcheggio visto che la prima mezz'ora è gratis.
Dentro alle viscere mi porto la consapevolezza che lo strabordare assassino di Salvini e Di Maio (la stampa amica grilloleghista è da volstastomaco, leggere Travaglio è come farsi l'olio di ricino pensando che ci faccia bene e sorridendo a ogni dose) è anche la reazione, del tutto giustificata, a tutto questo tipo di mondo che ho vissuto oggi (e sin da quando son nato) e che sembra davvero vivere da sempre in una dimensione che mi mette il voltastomaco. Bello pulito, finto, pubblicitario, plasticoso, lezioso, ammorbidente come un qualsiasi spot di una televisione commerciale. Giusto come quello che prescrive la legge del Giusto che poi valla a capire questa legge del Giusto che poi vale solo per loro. Non c'è mai una sporcizia, mai una volta che ci sia un'ombra, un dubbio, una ragnatela. Impossibile. Perchè nel Pianeta dei Buoni non sono ammesse le discrepanze e le fratture e i drammi individuali.
Io farei volentieri a meno di questa gente così come dell'accozzaglia merdosa che sbraita dai balconi per decreti e compagnia bella.
Voi, forse, obietterete: Ma a te che piace?
Non lo so.
Maliziosamente potrei rispondere Paula Shy perché sono un po' su di giri e anche perché sono un essere umano molto superficiale e allineato al pensiero unico ma in fin dei conti Paula é molto bella.
Ma sicuramente terrò sempre nel cuore l'immagine di un giovanissimo pescatore che ho incontrato alla foce del fiume.
La cesta accanto alla bicicletta e con dentro tre pesci appena presi.
Una canna erbosa bella tosta in bocca che solo a starci vicino mi mancava quasi il respiro.
La maglietta dei Blag Flag addosso.
Le mani gonfie di ulcere, ferite, tagli.
Ci siamo scambiati due chiacchiere.
Mi ha spiegato cose che nemmeno immaginavo sul lago, indicandomi il recipiente pieno di vermi e il movimento delle onde.
E stasera che è sabato? Gli ho chiesto.
Cioè?
Stai qui fino a notte anche se è sabato?
Se riesco stasera esco ma torno presto altrimenti mia madre mi fa secco. Domani devo mettermi sotto a studiare. Ma tu lavori al Cinema?, mi fa.
Sì .
Cazzo sei tu. T'ho visto quella domenica là dei cinque franchi. Lavoro del cazzo il tuo. T'ho riconosciuto subito che eri tu. Maglietta del cazzo avete.
E il persico e gli agoni come vanno?
Sei uno del lago anche tu?
Forse.
Forse anch'io. Ai miei non piace che passo il tempo così. Ma nemmeno voglio fare la fine di quelli.
Quali?
Quelli...- indicando le bancarelle nel parco--....quelli ti fan cascare i coglioni...mica sarai anche tu uno di quelli? Impossibile ma non si può mai dire....ti dicon tutti una roba e poi te la mettono nel culo...prova a sgarrare con quelli....ti fan secco peggio che gli sbirri...e qui invece io sto sereno, tranquillo, mi sento bene...ma non gliene frega un cazzo a nessuno...
Ho sorriso e me ne sono andato sognando di mangiare un fritto di pesce di lago pescato da quel ragazzino del cazzo con una smorfia sul viso tipo quella di Rocky Balboa.
Altro che bancarelle accomodanti, sonnolente, coi politici e i salvatori del mondo, i bravi e le brave cittadine di questo mondo di merda,da sabato pomeriggio che avevano offeso il lago.