Ho visto dei film per soddisfare parenti e colleghi. Di quelli italiani salvo solo con una stiracchiatissima sufficienza "Belluscone", il resto é una vera schifezza. Mai sopportati Zoro e Sabina Guzzanti, molto meglio Francesca Pascale e Nicole Minetti. "Storia di una ladra di libri" è inguardabile così come pessimo é il romanzo. Quello di Oppenheimer, "The look of silence" é veramente bello. Quello di Miyazaki non é il suo migliore, tutt'altro, ma ha sempre il suo fascino. "Under the skin" mi ha emozionato. Il vincitore di Locarno, Lav Diaz, mi ha lasciato dentro una ferita gigante e non l'ho visto per soddisfare qualcuno.
La ferita più grande è aver scoperto prima di mia madre chi è John Il Rosso.
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