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domenica 29 settembre 2013

Bleeding Edge





Attesa spasmodica.

E stanotte ho sognato Oedipa Maass come me la immagino io. Ha bussato a questa porta e si è fermata a mangiare con noi. Faccio il romanticone: Thomas Pynchon è il mio cavaliere preferito.

venerdì 27 settembre 2013

The Big Nowhere

Leggo tantissimo. Leggo con la mente in fiamme. Mescolo saggi, fumetti, romanzi, poesie, pagine bianche. Rileggo e correggo pagine che ho scritto.



Sto leggendo tutte le opere di James Ellroy. "The Big Nowhere"/ "Il grande nulla" è il secondo capitolo della quadrilogia di Los Angeles e arriva dopo quel capolavoro che è "Dalia Nera". Ed è un romanzo che fa male, tanto male. Un male cane. Ellroy è una vera e propria bestia feroce che ti scava dentro allo stomaco. Te lo fa a pezzi lo stomaco. Ti trovi a giocare con le tue viscere e con il sangue. A giocare con il tuo intestino, il tuo stomaco, il tuo cazzo, la tua merda. Adoro quando i libri mi portano a spasso e mi fanno a pezzi e magari mi fanno anche litigare per poterlo leggere. "The Big Nowhere" mi ha costretto a litigare per leggerlo. Per trovare il tempo per leggerlo mi sono sgolato e mi sono riempito di sensi di colpa. Tempo da sottrarre al cibo, al sonno, al riposo, alle discussioni. Senso di colpa che diventa ulcera e urgenza alcolica. E chissenefrega. Quando stai male e leggi questi libri puoi solo stare peggio. Ecco, oggi sto peggio di ieri. E va bene così. Perché stare peggio è come stare meglio. La vita è una merda. Sempre.

E questo sotto è uno di quelli che mi aiuta a non crollare. Michel Houellebecq. Le sue pagine. Sempre.


Musica da viaggio e colonna:


martedì 24 settembre 2013

Was - A New Place Soon Old


"A  New Place Soon Old" di Was (DeAmbula Records) è un disco che esce a ottobre e che recensirò prossimamente su Lankelot. Qualche informazione sul sito e su Facebook

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Ho a che fare con un luogo dove hanno appena votato per vietare il burqa. Argomento decisamente complesso ma non posso che sorridere amareggiato e sconsolato quando leggo di chi si rammarica per le possibili ricadute sul turismo. Due palle questo turismo. Mai amato il turismo e nemmeno i turisti. Nemmeno i turisti moltissimo saltuari e tantissimo di merda come me. 

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Evento della domenica pomeriggio: non riuscire a bere una birra al bar dell'ospedale perché scambiato per un paziente di quelli brutti brutti.

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Ho appena letto un'intensa recensione di Flavio Santi a "Inferno minore" di Claudia Ruggeri (PeQuod, a cura di Mario Desiati, 2006) che acquistai e lessi quando uscì. Cercatela questa raccolta. Claudia Ruggeri è morta suicida nel 1996.

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Un film di Robert Bresson che vale una serata:


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E una storia terribile raccontata da Annalisa Chirico: "Io condannata perché nessuno ha guardato le prove". Una storia che trovate nel suo "Condannati preventivi" e sul suo blog "Politicamente scorretta". 



sabato 21 settembre 2013

Nuits d'absence

La copertina sotto de Gli Altri (settimanale che ricevo) riassume una parte delle mie ultime discussioni. Ed è l'ennesima cantonata che prendono quelli di sinistra. Non capisco proprio come possano cadere in questi loschissimi tranelli.

E questo è un romanzo che ho trovato usato per soli 4 franchi. Alcune volte compro libri che ho già.


E una canzone che mi commuove. Sempre. Nuits d'absence

giovedì 19 settembre 2013

Already Drowning

- Stamattina al lavoro una collega tedesca che abita in Italia parlava sommessamente di elezioni in Germania. Tornato a casa vengo a sapere che ci sono anche degli italiani in Germania che ne hanno parlato.
Se andate a questo link: http://www.funkhauseuropa.de/sendungen/radio_colonia/rc_il_tema/2013/09/130909_italiener_bundestagswahl.phtml potete ascoltarne qualcuno, compreso l'amico Simone Buttazzi.

- Me l'aveva detto che leggere "Skippy muore" di Paul Murray mi avrebbe fatto male. Aveva ragione. Tra l'altro del mio collegio ne ho proprio letto in questi giorni. E intanto ho ripreso in mano per l'ennesima volta "Caustico lunare".




Questa sopra è la copertina del disco di Aidan Baker "Already Drowning" che potete ascoltare e magari comprare qui.

- Max Ophüls è un grande.

mercoledì 18 settembre 2013

Spruzzi

- Di tutto ciò che ruota intorno alle vicende del principe di Arcore e del rimborso milionario me ne sbatto altamente però stamattina alle 5 e 15 mentre mi dirigevo al lavoro non facevo che ridirmi che per De Benedetti ho sempre provato a pelle una viscerale antipatia. Mi basta una sua foto per farmelo stare sulle palle.

- In questi giorni confusi capita di far compagnia a qualcuno che guarda la tv o di ritrovarsi in salette con tv accese. C'è qualcuno che chiede se può cambiare canale, altri che ti chiedono cosa vuoi vedere, qualcuno che erompe con un "Quello no, per piacere" oppure con un "Non girare, non girare". Al termine di questi cicli televisivi confesso il mio totale rigetto per personaggi come Porro, Iacona, Floris, Gruber, Telese, Paragone, Sottile, Formigli, Palombelli, Panella, Merlino, Di Mare, Balivo, Bordone, Anversa, Del Debbio, Crozza, Perego e il resto della combriccola pestilenziale. Mi arrischio persino a dire che Barbara D'Urso nel suo ultratrashpatinatofinzioneleccatadiculo è molto meglio di una Gruber, perché assistere alle sue moine, alle sue interviste, ai suoi servizi, alle sue facce è come assumere alcool e droghe in dosi massici con annessi attacchi epilettici, trip, infarti. Meglio una bella replica della Signora in giallo o una telenovela di un dibattito o di un reportage con carezzina sul viso, persino Un posto al sole è meglio di quella robaccia con politici, giornalisti, opinionisti, merda. Però niente Hazard, Chips, A-Team, Charlie's Angels & Co. che mi hanno sempre fatto cagare, per non parlare della varie NCIS, Csi di ogni specie che mi sembra di vivere in una caserma/carcere. 

Cosa potete farci: parenti, pazienti, parenti dei pazienti esigono compagnia e risposte e se non le fornisci sono capaci di ammanettarti in uno stanzino e riempirti di botte o imbottirti di farmaci.

Camilla Sparksss + The Lonesome Southern Comfort Company

Un po' di news che ho ricevuto e che rigiro volentieri:

Camilla Sparksss (CAN)

Preorder now the new EP "Europe" HERE And receive in exclusive a polaroid taken by Camilla Sparksss during her adventures!


Camilla Sparksss is back with Europe. Her 3rd EP on 7” vinyl picture disc + music video, written and produced in collaboration with Aris Bassetti (from swisscanadian band Peter Kernel), mastered by Simon Davey (Justice, Daft Punk, The Kills,...) to be released on October 7th for Africantape / On the Camper Records.  On side A, Europe draws a repetitive pattern of metallic sounds that transform intensely throughout the track, combined with her bizarre rapping vocals. On side B, This is Huge takes place between small, minimal sounds, psychedelic electro synths, excited voices and snares, yes, snares. Camilla Sparksss is evolving her own rainbow.

TOUR

Sep 27 | Royal | Baden | CH
Sep 28 | Emmentrop | Bourges | FR
Oct 09 | Le Ciel | Grenoble | FR
Oct 16 | Kilbi | Centre Culturel Suisse | Paris | FR
Oct 17 | Alimentation Generale | Paris | FR
Oct 18 | Salzhaus | Paris | FR
Oct 30 | Nordik Festival | Caen | FR
Nov 01 | Rockomotives Festival | Vendome | FR
Nov 02 | Belvedere | Namur | BE
Nov 08 | Le Romandie | Lausanne | CH
Nov 16 | Musiques Volantes | Metz | FR
Nov 27 | 013 | Tilburg | NL
Nov 28 | Worm | Rotterdam | NL
Nov 30 | Patronaat | NL

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The Lonesome Southern Comfort Company (CH)

Preorder now the new album (digital or cd) "The Big Hunt" HERE And receive an email directly from the band with directions on how to download an unreleased demo song called: The Stalker. Vinyls are really beautiful (check them out), but available only in concerts!


THE ALBUM

The new 9-track album is a combination of alternative-country folk with electronic influences. Loyal history traveling through the air with recorded memoirs and daring tales.

TOUR

Sep 26 | Chop Records | Bern | CH
Oct 04 | Living Room | Lugano | CH
Oct 06 | Jazzcava | Vic | ES
Oct 07 | Sala Berlin | Zamora | ES
Oct 08 | SIroco | Madrid | ES
Oct 10 | Le Meteo | Poitiers | FR
Oct 11 | Nimby | Thionville | FR
Oct 12 | L'auréole | Bethencourt | FR
Oct 17 | Shelter | Wien | AT
Oct 18 | Der Bock | Mannheim | DE
Oct 20 | Ludwig | Nürnberg | DE
Oct 26 | Sauna | Varano Borghi | IT
Oct 30 | Showcase Rete Tre | Lugano | CH

lunedì 16 settembre 2013

Presentimento

"Ho un brutto presentimento...Mi opprime uno strano e oscuro presentimento. Come se mi attendesse la perdita di una persona cara.". "Lei è sposato, dottore? Ha famiglia?" "Neanche un'anima. Sono solo. Non ho neanche amici. Mi dica, signora, lei crede ai presentimenti?". "Oh sì, certo". (Anton Cechov, Perpetuum Mobile")


E "Wrath of God" unisce un gruppo che amo a un regista che riempie le mie giornate: Bela Tarr. I suoi film mi aiutano a non lasciarmi andare. 

sabato 14 settembre 2013

Mayonaise

- In questi giorni si sta parlando di Allende. Fu mio nonno a parlarmene, credo in prima media. Mi disse che in quei mesi voleva abbandonare la famiglia e l'albergo e partire per il Cile e combattere per difenderlo. Dopo aver combattuto con Tito mio nonno non dimenticò mai di essere un partigiano, così come ci mise poco a capire che qualunque dittatura gli stava sulle palle. Viveva con difficoltà in Italia, parecchia difficoltà, non gli piaceva per niente ma non sapeva dove altro vivere. Quando qualcuno gli parlava di Cuba, pensando di andargli incontro, mio nonno mostrava subito (anche fisicamente) la sua lontanza dal modello castrista e da tutti i regimi socialisti. Credo che mio nonno avesse ancora voglia di sparare, di vivere quell'ebbrezza di libertà vissuta durante la lotta partigiana. In fondo in fondo se la guerra fosse durata all'infinito lui sarebbe stato contento. Allora quando ho rivisito la foto di Allende con l'elmetto mi è tornato in mente mio nonno e la tristezza ha raggiunto picchi himalayani.








E visto che mi sento particolarmente vecchio e inutile di questi tempi, una canzone di quando avevo 14 anni ed ero stanco di vivere già da parecchio tempo. Se dovessi rinascere, ricomincerei volentieri dal giorno dopo la maturità. Non prima. 


giovedì 12 settembre 2013

Vedervi

Vederti disinfettare una ferita mi commuove. Vederti che gli spieghi come disporre i vestiti in un armadio mi commuove. Vedervi litigare per un piatto cucinato male mi commuove. Vedervi tenere per mano durante un colloquio con un medico mi commuove. Vedervi in pena per me mi commuove. Vedervi in pena per lei mi commuove. Vederti china sulla Settimana Enigmistica mi commuove. Ascoltarvi dire che Milano è un bel posto per vivere mi commuove. Ascoltarvi dire che un lungolago è bellissimo mi commuove. Vedervi abbracciati sul letto mi commuove. Vederti tornare sorridente dalla parrucchiera mi commuove. Vederti sfogliare le fotografie di una vacanza al mare nel 1970 quando non eri ancora sposata mi commuove. Vedere come spolveri i mobili mi commuove. Ascoltarti parlare del Passo del Gottardo o di Malbun o del gelato di Baia Flaminia mi commuove. Saperti malata invece non mi commuove. Lo sai come sono fatto. Lo sai cosa penso. Lo sai come vedo la vita. 

E pensa che fra qualche giorno recensirò un romanzo che s'intitola "Skippy muore", magari riuscirai a vedere il film, chissà. Il collegio è un'ossessione, che ci puoi fare. M'è rimasto dentro. Tu hai le tue e io le mie. Totalizzanti, pericolose, assassine, vitali. Per questo ci è sempre piaciuto Ethan Edwards.


E porca merda non hai mai visto l'oceano.

mercoledì 11 settembre 2013

"Condannati preventivi. Le manette facili di uno stato fuorilegge" di Annalisa Chirico (Rubbettino Editore)


Lo avevo anticipato e adesso qui trovate la recensione del libro di Annalisa Chirico e anche l'intervista all'autrice.

I link dove, se vi va, potete seguire l'autrice: 


E così, tanto per muovervi un po', un live dei Crystal Castles.

domenica 8 settembre 2013

Night Drops

- Un libro tosto, lungo, molto interessante: "L'ecologia della libertà" di Murray Bookchin (Elèuthera)


- Fra qualche giorno arriverà su Lankelot la recensione di "Condannati preventivi - Le manette facili di uno stato fuorilegge" (Rubbettino) con intervista all'autrice, Annalisa Chirico, giornalista di Panorama e Il Giornale, dirigente del Partito Radicale, intanto vi lascio l'introduzione:

"Il carcere italiano è tortura legalizzata. Congenitamente afflittiva, totalizzante, la detenzione non è redenzione, né rieducazione. Soltanto abbruttimento, dolore, morte. Il carcere italiano è un mondo parallelo, posto al di fuori dell'alveo della legalità. Estraneo a qualunque barlume di civiltà, pietà, dignità umana. L'inferno carcerario è il quadro vivente del collasso del sistema giustizia. Ne è una propaggine: la più odiosa, la più intollerabile. Soltanto nel campo penale si contano cinque milioni e duecentomila procedimenti pendenti. Centottantamila sono quelli che cadono ogni anno in prescrizione: è questa l'amnistia strisciante, di classe, di cui nessuno parla e per la quale nessuno si indigna. Il nostro  è il Paese dove non esiste la pena di morte, ma si muore di pena. Il panpenalismo del legislatore, giustificato sovente dalla logica emergenziale, ha alimentato la furia carcerogena. Una lunghissima serie di reati: oltre settecento quelli del codice penale, cui si aggiungono le centinaia di fattispecie criminose disseminata nella legislazione "speciale". L'uso demagogico del carcere come prova di intransigenza securitaria, di severità draconiana contro l'emergenza contingente che di volta in volta cambia nome (il terrorismo, la mafia, la corruzione, le violenze sessuali, la diffusione della droga). Siamo sempre lì. La stranezza è che nel 1989 il Codice è cambiato e in Italia è stato introdotto il rito cosiddetto accusatorio. Lo spirito originario di quel Codice è stato completamente stravolto dalle innumerevoli riforme che ha subito e che lo rendono oggi un Codice contenente un rito sostanzialmente amorto e poco amato. Quel che più conta è che, pur cambiando lo strumento, la mentalità degli operatori è rimasta la stessa, o meglio sembra aver subito un adattamento genetico di una cultura inquisitoria e giustizialista pietrificata a degli istituti nuovi e apparentemente garantisti. L'istituo della carcerazione preventiva ne è un mirabile esempio. Col Codice Rocco di procedura penale la carcerazione preventiva diventava il possibile esito dell'istruttoria formale e si condiderava il carcere come un passaggio possibile in un rito al quale la presunzione di non colpevolezza era sostanzialmente estranea (ricordiamo che quel Codice era di epoca fascista e ampiamente anteriore alla Costituzione repubblicana), il moderno strumento della custodia cautelare vista come extrema ratio resta invece una variabile tutt'altro che eventuale e si trasforma in una gogna mediatica (perché gli atti vengono tutti resi pubblici proprio con la custodia cautelare), in una espiazione anticipata della pena e in un mezzo di ricerca della prova confessoria attraverso lo strumento del carcere. Il carcere è la cartina di tornasole della cultura del divieto. Ci ritroviamo così a fare i conti con la matassa aggrovigliata di divieti e proibizioni. Il bandolo è andato eprduto, perché è lo Stato a essere in flagranza di reato. E' lo stato che viola le leggi che si è dato. A denunciarlo non sono soltanto i giudici nazionali e sovranazionali. Parlano i numeri: quasi sessantasettemila detenuti stipati nelle galere italiane, che potrebbero ospitarne tutt'al più quarantacinquemila. Un tasso di sovraffollamento che supera il 150%. Peggio di noi soltanto la Bulgaria, e per un soffio. Il carcere, che dovrebbe essere una extrama ratio, è diventato il viatico di ogni male. Ecco a vpi, signore e signori, la discarica sociale. Il non luogo dove nascondere, ammassare, schiacciare, intrappolare. Nella quasi metà dei casi in assenza di un giduzio definitivo. Dietro le sbarre da presunti innocenti. Di libri sul tracollo della giustizia italiana ne sono stati scritti molti. In queste pagine punteremo i riflettori su un'anomalia italian, che finora non ha fatto parlare granché di sé. Un po' per assuefazione, un po' per impotenza. L'inflazione carceraria colpisce innanzitutto l'indagato, poi l'imputato, in ultimo il condannato. Si va in galera prima del processo, sebbene, stando alla Costituzione, ognuno sia da considerarsi non colpevole fino a sentenza definitiva. I nostri solerti magistrati però non sono d'accordo. Il magistrato si pone al di sopra della Costituzione, rasenta il tetto celeste, sfiora le nuvole. Il legislatore non è da meno. Risultato? il 40% dei detenuti sono in attesa di giudizio. La media europea è del 25%. Quasi ventisettemila persone, la metà della quali attendono un giudizio di primo grado. Bene, signore e signori, questo è il "Caso Italia". L'esercito dei presunti innocenti con i ferri ai polsi.".


- E un disco che continuo ad ascoltare e avevo recensito qualche tempo fa:

venerdì 6 settembre 2013

Plattenbau



Qualcuno la considererà una follia ma da sempre provo un'attrazione per i palazzoni, gli agglomerati di palazzoni, le file di palazzoni, le città di palazzoni, la desolazione dei palazzoni, i balconi dei palazzoni, le teste nei palazzoni, i citofoni dei palazzoni, l'ombra dei palazzoni, le scale dei palazzoni e quando ho letto l'articolo di Simone Buttazzi "Plattenbau, o il socialismo prefabbricato" ho provato qualcosa simile a un'erezione mentale (ehm, moderiamoci, altrimenti...) al pensiero di questi prefabbricati imponenti. Ma come?, direte voi, tu che parli sempre di natura, laghi, montagne, animali, poi sbrodoli a proposito di prefabbricati, palazzoni, città alienanti? Eh sì, che ci volete fare. Ha a che fare con la mia infanzia di provincia e l'impatto che ricevevo quando arrivavo a Milano e sbattevo il muso contro i suoi palazzoni neppure troppo imponenti. Nell'abbraccio con viale Zara, con Cinisello Balsamo, con Sesto San Giovanni, con Viale Certosa, Viale Monza, con lo stesso centro, respiravo magia, mondi infiniti, la rottura di gabbie insopportabili. Sapevo bene che cos'era la vita di periferia, la vita nei palazzoni, i suoi problemi ma il mio amore non si è mai interrotto.

E comunque sono curioso di vedere il nuovo film di Paul Schrader, l'uomo di "Hardcore" e di tanto tanto altro. Su Spietati hanno scritto così di "The Canyons". 

mercoledì 4 settembre 2013

Delicatezza


- La delicatezza, la gentilezza, la cortesia, l'educazione di alcune persone mi scava nel cuore. 

- Succede che dopo un colloquio bello tosto in ospedale due persone dirette a casa si fermino, senza nemmeno accorgersene, in un Libraccio e acquistino libri già letti, mai letti, persi, sconosciuti. Acquisti compulsivi che non risolvono nulla ma in un modo o nell'altro aiutano ad andare oltre, per quel che si può. Titoli trovati: "Assassinio nella cattedrale" di T.S.Eliot (Bur), "Picanalisi e filosofia. Il Male. Ventisette lezioni" di Alberto Zino (Edizioni ETS), "Dopo l'11 settembre. Potere e terrore" di Noam Chomsky (Marco Tropea Editore), "Niente resurrezioni, per favore" di Fred Uhlman (Tea Due), "Il vendicatore" di Thomas De Quincey (Passigli Editori), "Il tulipano nero" di Alexandre Dumas ((Newton & Compton), "Paradiso perduto" di Henry Miller (Mondadori), "Discorsi. Sulle scienze e sulle arti. Sull'origine della disuguaglianza fra gli uomini" di Jean-Jacques Rousseau (Bur), "Il senso della vita" di Alfred Adler (Newton & Compton), "La figlia del capitano" di Aleksandr Puskin (Crescere Edizioni), "Il grande nulla" di James Ellroy (Mondadori), "Le avventure di Jimmy Corrigan. Il ragazzo più in gamba sulla terra" di Chris Ware (Mondadori). L'avversione per le librerie persiste, per chi lavora nelle librerie aumenta a dismisura. Non parlo con nessuno, non sorrido, non rispondo alle domande, alle offerte, tengo gli occhi bassi alla cassa e non saluto nemmeno. 

- Succede anche che in tre giorni ho riletto "Buio a mezzogiorno" di Arthur Koestler e ho pensato alla persona che me l'ha regalato senza sapere che io l'avessi già letto, l'avessi perso e l'avessi moltoapprezzato. Quella persona sta accanto a mia sorella ed è una gran bella persona.

- Succede poi anche che sento parlare e leggo di guerra e bombardamenti imminenti per una guerra civile che si combatte da tempo. Succede che non ne posso più di quei pacifisti che s'incazzano e prendono posizione solo se l'Occidente decide di bombardare questo o quell'altro Paese. Non mi ritengo un pacifista (non sto certo con questa guerra e con tutte le altre dichiarate in questi anni) ma coi pacifisti seri mi sono sempre trovato a mio agio, pur discutendo, litigando, sorridendo, e carissimi amici miei lo sono. Gli altri sono solo dei, scusate la parola, rottinculo pacifisti radical chic di sinistra e aggiungerei anche di merda che non sanno bene cosa significhi essere pacifisti e in fin dei conti se ne sbattono di tutto. Non che si debba per forza essere pacifisti, tutt'altro, ma l'ipocrisia è particolarmente fastidiosa. 

- E visto che si parla di guerra:

Alice In Chains - Rooster

- E per finire un film, fuori concorso a Venezia, sulle Femen che m'interesserebbe vedere.


Il film è questo: "UKRAINA NE BORDEL (UKRAINE IS NOT A BROTHEL) [PROIEZIONI SPECIALI] - KITTY GREEN" e ne scrive Boris Sollazzo: "Venezia, delude Amelio  Viva le Femen!"

lunedì 2 settembre 2013

Trash

- La compagnia è delle peggiori, Pannella mi è sempre stato antipatico, il gesto ha i contorni della senilità ma l'ombrello a Marco Travaglio resta da applausi, sempre e comunque.

- Come si fa a perdere tempo in discussioni su quattro nuovi (inutili) senatori a vita? 

- Ho come la vaga sensazione che dopo l'abolizione dell'Imu mio padre e mia madre, e come loro tanti altri che vivono in affitto, lo prenderanno in quel posto anche questa volta nel silenzio (quasi) generale. Per non parlare del cammino di sacrifici materiali e morali (con annesso carico di umiliazioni) che le povere e oneste persone devono intraprendere per ricevere un certificato d'invalidità.

- E chissà come mai mi son messo a pensare che tanti che fino a ieri parlavano male di Renzi alle prossime elezioni lo voteranno. Che schifo. (Anche parlare di Renzi è una perdita di tempo. Chiedo scusa.)

- "Céline è il nome di mia madre" di Cécile Brusson, traduzione di Francesco Forlani, pubblicato su Nazione Indiana.




domenica 1 settembre 2013

In Utero


Ne hanno riparlato in questi giorni. Da quel lontano 1993 rimane il disco più bello che io abbia mai ascoltato. "In Utero" è il disco della mia vita.