- Ho una crudelissima cugina che mi intasa la posta con virus e mail disturbanti, l'ultima conteneva l'invito a guardare il video sotto. Sapeva che sarei stato male durante e dopo averlo visto ma non può farne a meno così come io non posso far a meno di cascarci ogni volta. Che roba indecente:
http://www.youtube.com/watch?v=qJ1jdVP15Ns
- Sembra che un progetto a cui tengo tantissimo sia finalmente in partenza: il post-Lankelot.
- Strano leggere un libro come "Con le peggiori intenzioni" di Alessandro Piperno e trovare fra i ringraziamenti una persona che è stata al centro di molte polemiche qualche tempo fa. Sto parlando di Giulia Ichino. Impossibile per me quantificare il peso di Giulia Ichino (Piperno scrive nei ringraziamenti "Giulia Ichino, che ha seguito la redazione di questo libro con accuratezza e passione contagiose") ma rimanendo nel vago mi sento di dire che ha fatto sicuramente un gran bel lavoro su questo romanzo che ha sì dei difetti ed è troppo derivativo in alcuni passaggi ma che rimane un signor libro che val la pena di leggere.
- Uno va in libreria e in biblioteca e poi torna a casa e fra le varie cose da leggere prende dallo scaffale i due soliti tomazzi: "Guerra e Pace" e "Trilogia del Nord":
"Avevo avuto voglia ad agire così rapido, perdere un minimo di minuti per sbattere sti pagliaci alla porta, l'indomani le redazioni e le serre dei caffè avevano tirato a lurido l'incidente. Sapete, il peggio dei sozzoni ha rialzato la testa, sì!... ha il coraggio!...ha trattato il nostro sublime sire da altissimo figuro sì! in più, ha sostenuto che l'avevano svaligiato!...buttato in prigione, ecc... ecc... e che era mutilato di guerra 75 per 100... e decorato di medaglia militare molto prima di Pétain.
Merda! un momento solo che reagisco!... frugo che rifrugo, trovato... oppongo un testo!...e mica d'aria fritta!...presto, una conferenza stampa, convoco...leggo!...testo di Barjavel..
"Per me, il ventesimo secolo non conta finora che un innovatore, è Ferdinand. E dirò anzi un solo scrittore. Spero che non ne sarai offeso. E' talmente al di sopra di noi. Che sia torturato e perseguitato è normale. E' spaventoso scrivere questo quando si pensa che è un uomo vivo, ma nello stesso tempo, per via della sua grandezza, non si può fare a meno di considerarlo fuori del tempo e delle contingenze che lo schiacciano. Credo profondamente che più un uomo è grande, più egli si espone a essere ferito da tutti. La tranquillità è solo per i mediocri, quelli la cui testa scompare tra la folla. Céline vorrebbe tornare a Parigi o in Francia, e tu fai tutto ciò che puoi per aiutarlo, ma devi dirti questo: dovunque egli sia, sarà perseguitato. Il suo desiderio di trovare la pace altrove che nel posto in cui si trova, non è che un sogno. Non troverà la pace da nessuna parte. Sarà perseguitato sino alla morte; ovunque egli vada. E lo sa bene. E non ci può far niente, e neppure noi. Noi possiamo soltanto proclamare, a ogni occasione, che egli è il più grande, e però facendo questo attiriamo su di lui gli odi decuplicati dei piccoli, dei mediocri, dei castrati, di tutti quelli che schiattano d'invio d'odio non appena gli si rialza la testa per mostrarci le cime. Sono la moltitudine".
Mi aspetto un piccolo effetto... nessuno!... al contrario!
"Il suo Barjavel, oh, là! là! marcio come lui!... alla fossa, insieme!" (LFC, "Nord", Rigodon, pp. 692-693)