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sabato 30 marzo 2013

ȣ TOM CARTER (USA) ȣ BeMyDelay ȣ HMWWAWCIAWCCW ȣ INVISIBLE°SHOW ȣ

Tom Carter (USA)

Insieme alla moglie Christina è da oltre vent’anni la colonna portante dei Charalambides, band-faro della psichedelia rurale e shoegaze degli anni ‘90: formatisi a Houston nel 1991, i due hanno riscritto da capo le coordinate del post-folk americano, realizzando svariati Lp, Cd e cassette per etichette come Slitbreeze, Kranky, Eclipse e Time-Lag. Tra collaborazioni di rilievo con Bardo Pond, Thurston Moore, Pete Swanson, Jandek, Loren Mazzacane Connors e Starving Weirdos, il chitarrista Tom Carter, curatore dell’etichetta Wholly-Other (http://www.wholly-other.com/) e talvolta accompagnato dal vivo dai film d’avanguardia di Martha Colburn e Margarida Garcia, cesella anche da solista un blues astrale e monumentale, tra viluppi di lap steel, distorsioni estatiche e drone cangianti. Quella di Tom Carter è pura musica dello spirito: monoliti di blues ieratico, sinuosi filamenti di feedback, dilatazioni free-form. E nel cuore di cotanto ammasso sonico, il vertiginoso respiro del vuoto.



BeMyDelay (BO)

Il progetto solista di Marcella Riccardi (Blake/e/e/e, Franklin Delano, Massimo Volume) nasce dal suo interesse per il blues arcaico, rievoca la psichedelia texana e la musica sacra, disegna gospel visionari, ricami di fingerpicking ascetico, drone vocali e chitarristici. Dalla moan wave uroborica si passa al blues più puro ed essenziale: messe da parte le loop station con cui intrecciava i lisergici vocalizzi del disco d’esordio ToTheOtherSide (Boring Machines, 2011), BeMyDelay fa levitare canzoni intessute di sola chitarra e voce. Non meno cosmiche e ipnotiche, le ballate che ne escono si fanno ancor più primordiali e celestiali.



How Much Wood Would A Woodchuck Chuck If A Woodchuck Could Chuck Wood? (TO)

Dopo alcuni cd-r e uno split con i Father Murphy, il trio, di stanza a Torino, presenta il proprio disco d’esordio, uscito solo in vinile per Avant! Records e Boring Machines. Chitarra, basso, nastri, pedali, microfoni e riverberi: gli HMWWAWCIAWCCW cantano l’estasi del supplizio, calando ectoplasmi dark/folk in vischiosi flussi ambient color pece e lasciando scintillare arpeggi cristallini, ragnatele di voci femminili, fragili echi d’oltretomba. Timore e tremore nell’oscurità d’un folk corale e perturbante, gonfio di spleen e tormento, là dove s’incontrano Swans e Slint, Death in June e Low.

http://howmuchwoodwouldawoodchuckchuckifawoodchuckcouldchuckwood.bandcamp.com/album/s-t
http://www.youtube.com/watch?v=Iljbyl10tcc
http://www.youtube.com/watch?v=Xfn1jIN2g4A

facebook event > https://www.facebook.com/events/523511681043186/

Invisible°Show > http://invisibleshow.tumblr.com/

<Pernottamento solo su prenotazione>
POSTI LIMITATI
info e prenotazioni > onivatto@yahoo.it  \ 349 88 30 539

venerdì 29 marzo 2013

Penitenze

Fino a una certa età il venerdì santo era un vero calvario. Tolto quell'inutile calvario, è rimasto solo un venerdì di merda come il resto dei giorni della settimana.

Due articoli attorno allo stesso fenomeno mediatico: "LETTI PER VOI (recensioni a perdere) 10" di Pococurante e uno di Girolamo De Michele dal titolo "La scuola del M5S". Fra le altre cose De Michele è l'autore del saggio (?) "Filosofia. Corso di sopravvivenza" edito da Ponte alle Grazie.


E poi un articolo su un libro dedicato a un capitolo dellla nostra dimenticata storia coloniale. Il libro si intitola: "Narciso nelle colonie. Un altro viaggio in Etiopia" di Vincenzo Latronico con il corredo fotografico di Armin Linke, pubblicato dalla neonata casa editrice Humboldt Books. L'articolo è qui, mentre le informazioni sul libro si trovano a quest'altro link.

giovedì 28 marzo 2013

Pulp

Questi sotto sono tre dischi della madonna e W la Brit Girl:




...e questo super successo lo conoscete di sicuro...e rimane sempre straordinario...
...e avevo 16 anni...16 anni porca miseria...


She came from Greece, she had a thirst for knowledge
She studied sculpture at Saint Martin's College
That's where I caught her eye
She told me that her Dad was loaded
I said "In that case I'll have rum and coca-cola
She said "fine"
And then in 30 seconds time she said
"I want to live like common people
I want to do whatever common people do
I want to sleep with common people
I want to sleep with common people like you"
Well what else could I do?
I said "I'll see what I can do"
I took her to a supermarket
I don't know why
but I had to start it somewhere
so it started there
I said "pretend you've got no money"
but she just laughed
and said "oh you're so funny"
I said "Yeah
Well I can't see anyone else smiling in here
Are you sure
you want to live like common people
you want to see whatever common people see
you want to sleep with common people
you want to sleep with common people like me?"
But she didn't understand
she just smiled and held my hand
Rent a flat above a shop
Cut your hair and get a job
Smoke some fags and play some pool
Pretend you never went to school
But still you'll never get it right
'cos when you're laid in bed at night
watching roaches climb the wall
if you called your dad he could stop it all
yeah
You'll never live like common people
You'll never do whatever common people do
You'll never fail like common people
You'll never watch your life slide out of view
and then dance and drink and screw
because there's nothing else to do
Sing along with the common people
Sing along and it might just get you through
Laugh along with the common people
Laugh along although they're laughing at you
and the stupid things that you do
because you think that poor is cool
Like a dog lying in a corner
they will bite you and never warn you
Look out
they'll tear your insides out
'cos everybody hates a tourist
especially one who thinks
it's all such a laugh
yeah and the chip stain's grease
will come out in the bath
You will never understand
how it feels to live your life
with no meaning or control
and with nowhere left to go
You are amazed that they exist
and they burn so bright
whilst you can only wonder why
Rent a flat above a shop
Cut your hair and get a job
Smoke some fags and play some pool
Pretend you never went to school
But still you'll never get it right
'cause when you're laid in bed at night
watching roaches climb the wall
if you called your dad he could stop it all
yeah
You'll never live like common people
You'll never do whatever common people do
You'll never fail like common people
You'll never watch your life slide out of view
and then dance and drink and screw
'because there's nothing else to do
 I want to live with common people like you.....

mercoledì 27 marzo 2013

(:::)

Librone in lettura:


e un libro che leggerò più avanti e recensirò su Lankelot:



Dalle notizie di attualità di cui sento parlare e leggo mi sento così distante che non ho nulla da scrivere o riferire. Dico solo che mia nonna diceva che "una troia" è sempre meglio di chi dice troia. E so anche che moltissimi ma moltissimi ma moltissimi, donne e uomini, la pensano esattamente come quel tizio che ha pronunciato quella frase. Concordo con Massimo, l'avesse detta qualcun altro chissà cosa sarebbe accaduto. 

lunedì 25 marzo 2013

Klee-Melotti

Una mostra visitata con particolare piacere:

http://www.klee-melotti.ch/

E poi: nuovo disco dei Gazebo Penguins:


e dai Gazebo sono arrivato su un documentario che se vi va potete sostenere:

http://www.besamemucho.cc/it/

e qui la mia recensione di "Guida alla vita laica" di Roberto Anzellotti (Neo Edizioni). Roberto Anzellotti è socio UAAR (Unione Atei e Agnostici Razionalisti) dal 2001 e coordinatore del circolo di Pescara dal 2005

venerdì 22 marzo 2013

What We Talk About When We Talk About Anne Frank



Non so esattamente perché ma sono giorni che continuo a pensare alla raccolta di Englander a proposito di cui ho scritto qualche riga ieri. Sarà per l'arrivo della primavera che come ogni cambio di stagione mi procura una serie di scompensi emotivi e fisici che si sommano a quelli già esistenti o forse anche per l'arrivo della Pasqua o più semplicemente per la ridda di ricordi, pensieri, idee che grazie a questi racconti si sono insinuati sotto pelle depositandosi negli strati più reconditi della mia esistenza. Ne parlavo ieri a cena con la mia compagna e le dicevo che due racconti, "Camp Sundown" e "Frutta gratis per giovani vedove", sono le preghiere laiche che un giorno reciterò sulle tombe dei miei nonni e delle persone a me care e allora lei mi ha guardato e ha detto "Parlami di questi racconti" e allora ho parlato e sono scomparse le fatiche del lavoro, le tre ore di sonno a notte, i problemi che ogni alba mi regala.
E allora vorrei dire grazie a Nathan Englander per ciò che mi ha insegnato con le sue pagine e per avermi finalmente indicato la strada da percorrere con il nuovo libro. Era da anni che lo aspettavo.

"Fu quel giorno che anche Etgar Gezer diventò un filosofo. Non come il professor Tendler, che insegnava teorie all'università sulla montagna, ma come suo padre, pratico e concreto. Etgar non finì le superiori e non andò al college, e a parte i tre anni trascorsi nell'esercito passò la vita - felicemente - lavorando al chiosco di fruttivendolo nello shuk. Accatastava piramidi di frutta e rifletteva su interrogativi importanti con grande serietà. E quando trovava delle risposte, Etgar cercava di applicarle per migliorare, anche se in minima parte, la propria vita e quella degli altri. Quello stesso giorno Etgar decise che il professor Tendler era sì un assassino, ma anche un misken. Credeva di aver capito come e perché fosse arrivato a uccidere quella famiglia di contadini, e perché i soldati in uniforme - anche la sua stessa uniforme - non gli avessero suscitato alcuna pietà. Etgar capì anche che la storia di Tendler sarebbe potuta finire quella prima notte, nella camera dei suoi genitori, nel letto dei suoi genitori: una pistola con quattro proiettili nella mano di un suicida, il primo colpo mai sparata da Tendler diretto contro la sua stessa testa. Tuttavia, ogni venerdì, Etgar impacchettava la frutta e la verdura di Tendler. E nel sacchetto aggiungeva, quando li aveva, un ananas o qualche grosso mango grondante miele. Porgendoli a Tendler diceva:"Kach, professore. Tenga". E continuò a farlo anche dopo la morte di suo padre. (tratto dal racconto "Frutta gratis per giovani vedove", pp. 192-193)

giovedì 21 marzo 2013

"Il ragazzo a quattro zampe" di Simone Bisantino (CaratteriMobili)


Se vi va qui trovate la mia recensione de "Il ragazzo a quattro zampe" di Simone Bisantino (CaratteriMobili).

La visita di Obama in Medio Oriente mi ha fatto pensare, per un accostamento di tematiche e luoghi, alla bellezza dei racconti di "Di cosa parliamo quando parliamo di Anne Frank" di Nathan Englander e in particolare a "Le colline sorelle". Solo uno scrittore dotato di talento può scrivere un racconto di questa portata che sa descrivere tutte le contraddizioni di quella terra con acume, leggerezza, sensibilità, dolore. Un racconto che si insinua dentro di voi come un abbraccio che vi potrebbe togliere il fiatto. Ma se quando leggete un libro ciò che cercate sono "politica & co." o "letteratura posizionata sulle vostre idee politiche" è meglio che ve ne restiate lontani da questa raccolta e di letteratura non capite nulla.

Un'intervista ai Manetti! : Live @ Libero Pensiero - Manetti! e quanto mi piace la colonna sonora dei Kovlo: http://kovlo.bandcamp.com/

martedì 19 marzo 2013

Meno due alla primavera?

A questo delirio di spazio e tempo dedicato al papa io rispondo con il saggio del mio amatissimo Hitchens:


e un libretto appena uscito:



Oggi è il 19, nel posto dove sto gli altri fanno festa mentre io lavoro per permettere loro di far festa, però intanto: Padri che amano i figli, cade l’ultimo tabù

E per chiudere un saluto a Jason Molina morto ieri e a tutti i suoi cari. Quando ho letto della sua morte legata a problemi di alcolismo mi son detto che mi è andata bene fin troppe volte nella mia vita. Solo questione di minuti.

lunedì 18 marzo 2013

"Nuove tecniche di rivolta" di Angela Azzaro (Fandango Libri)


Se vi interessa potete leggere la recensione del libro di Angela Azzaro, vicedirettora de Gli Altri, qui

Ieri sera cazzeggiavo stanchissimo e  in televisione c'era il rappresentante del Paradiso in terra, Giorgio Squinzi. Caro Fazio una domanda che una domanda potevi anche rivolgergliela.......lo so, lo so, non ti è passata nemmeno per l'anticamera del cervello l'idea di fargliela e ho sbagliato io a buttar via dieci minuti di sonno.


domenica 17 marzo 2013

Last Things Last

due donne eccezionali...Rachel Grimes e Shannon Wright...


"Last Things Last"

A patch of red-orange iodine
moves into a clotter sky
Don't give in just yet
Don't give in

A group in service uniforms
stand outside a wooden door
She's laughing, it's over
Time has been strange
oh...

Last things last is not enough
You can't accept this
Don't give in just yet

I hope that last things last
past these first charms,
these pale charms

I hope that last things last,
a hook or a flake
to hold on so you don't break

sabato 16 marzo 2013

Sparsi

Se vi interessa qui la recensione de "Il guardiano dei morti" di Giuseppe Merico. Nei prossimi giorni arriveranno la recensione di : "Nuove tecniche di rivolta" di Angela Azzaro (Fandango Libri) + mi auguro l'intervista all'autrice; "Il ragazzo a quattro zampe" di Simone Bisantino (CaratteriMobili); "Il trionfo dell'uovo" di Sherwood Anderson (Piano B); "Guida alla vita laica" di Roberto Anzellotti (Neo Edizioni); "La casa dei normali - Dove non osa l'evoluzione" di Francesco Manarini (Eclissi Editrice) più altre sorprese.

giovedì 14 marzo 2013

Have A Nice Life

Scoprire il nome del nuovo papa alle 16 e 05 di oggi.

E non trovarci nulla di particolarmente interessante, non vado in chiesa, non sono credente e sarebbe ora che i non credenti dedicassero la loro attenzione ad altro.

E considerarla una notizia come tante altre, come l'aumento di prezzo dello yogurt bifidus o scoprire come si utilizza una macchina per pulire pavimenti piastrellati o accorgersi di avere una calza bucata o sentirsi sempre più distanti dal mondo circostante o mangiare una torta che ti perforerà l'intestino o leggere della disputa fra pm e politici e sentirmi distante da ambedue gli schieramenti.

E passiamo oltre insomma, sorridendo lievemente all'sms che dice: "E adesso aspettiamo l'argentino che balla con Belén ad Amici di Maria De Filippi.", ricordandosi di tenere la tv spenta e di non andare sui siti di informazione e per qualche giorno di non comprare giornali. 

E tenere in bocca le prime frasi di "Morte a credito": "Eccoci qui, ancora soli. C'è un'inerzia, in tutto questo, una pesantezza, una tristezza...Fra poco sarò vecchio. E la sarà finita, una buona volta. Gente n'è venuta tanta, in camera mia. Tutti han detto qualcosa. Mica m'han detto gran che. Se ne sono andati. Si son fatti vecchi, miserabili e torpidi, ciascuno in suo cantuccio di mondo."

E constatare amaramente che sulla vicenda occhi il solo punto di vista interessante fra quelli che mi sia capitato di leggere nei giorni scorsi su organi d'informazione di massa l'abbia scritto Filippo Facci su Libero. 



martedì 12 marzo 2013

Il bandito dell'Isola e mio zio



Chi è di Milano o conosce veramente Milano avrà sicuramente ascoltato qualche storia relativa a Ezio Barbieri, rapinatore novantenne che si fece 25 anni in carcere. Per chi non ne sapesse nulla è appena uscito per la Casa Editrice Milieu "Il bandito dell'Isola", una biografia scritta dallo stesso Barbieri e dal criminologo Nicola Erba. Dall'articolo di Matteo Lunardini pubblicato sabato 9 marzo su Il Manifesto e dedicato alle peripezie di Barbieri e al mondo della mala milanese traggo questo passaggio:

"Per capire quale fosse il regno indisturbato di Ezio Barbieri, ossia il quartiere Isola, basta ricordare un famoso film francese del 1954: Rififì, di Jules Dassin. Nella scena in cui si decide il colpo alla gioielleria, il protagonista dice: "Certo, ci vuole uno specialista di casseforti...". E il socio, prendendo su la cornetta, fa: "Vorrei parlare con Milano" (a quel punto nei cinema meneghini tutti si alzavano e applaudivano, orgogliosi di appartenere a una città capace di una simile arte). Insomma, in tutta Europa si sapeva che a Milano, e in particolare al quartiere Isola, si trovavano i migliori scassinatori del mondo, e che questi erano richiesti dappertutto per lavori su commissione. Ma non solo. Tutti, in Italia e in Europa, sapevano che il quartiere Isola era roba di Ezio Barbieri, e che quindi per ogni problema si doveva passare dalla sua banda."

Di Barbieri me ne parlarono i miei nonni paterni e molti milanesi di mia conoscenza ma soprattutto il fratello di mia madre, mio zio Ezio, nato nel 1930 e innamoratissimo dei film noir e di tutto ciò che riguardava gangster, rapinatori, fuorilegge, banditi, desperados. Ogni volta che si registravano rapine spettacolari e particolarmente ingegnose lui ne parlava sorridente e affascinato da quelle gesta, nonché invidioso di chi aveva compiuto il colpo. Lui che per colpa di un incidente in quella Milano rimase quasi storpio per tutta la vita e che per questa menomazione non riuscì a partire per l'Argentina. Lui che per me rimarrà sempre un gradino sopra il George Clooney nella serie Ocean's Eleven. 

Tre piccolissime notiziole:

- I Manetti! che stanno lavorando al nuovo disco qui: https://it-it.facebook.com/manettimanetti

- Il prossimo singolo di Camilla Sparksss: https://it-it.facebook.com/camillasparksss


- E poi ecco il nuovo film di Harmony Korine per il quale da anni provo una sorta di sbrodolamento (perdonatemi il termine ma lo rubo a un collega che oggi non faceva che usarlo parlando del suo figlio appena nato):



sabato 9 marzo 2013

Ex-Otago

- Trascorrere del tempo insieme a una persona malata e non parlare nemmeno per un secondo della sua malattia.

- Capita di uscire dal lavoro stanco, di farsi alcuni chilometri e con la faccia tirata entrare in libreria e chiedere di un libro, riconoscere nello sguardo della commessa con la maglietta di Emergency (qualunque altra maglietta sarebbe stato lo stesso ma nella mia vita concreta l'emergencymaglietta è quasi una garanzia di lite) e il look bucolico-chic-alternative-reggaettone-la matita fra i capelli-scarpeecocompatibili tutto il disprezzo per l'odore di pop-corn che ho addosso e più in generale per il mio abbigliamento. E allora di fronte all'ennesimo schizzinoso "No, non ce l'abbiamo", non mi resta che andarmene e giurare a me stesso "Non entrerò più in questa libreria." Probabilmente per lei gli arti amputati e le facce dei talebani o delle capre o di qualunque altra cosa che proviene biologicamente da paesi in guerra o in carestia sono molto più fichi e fotogenici di un lavoratore a ore. 

- Si parlerà di Costa Rica a iosa nei prossimi giorni, io intanto ripropongo un video degli Ex-Otago tratto da un album veramente bello che recensii su Lankelot ormai quasi 2 anni fa. 

- L'argomento Venezuela è complesso, personalmente ho un'opinione molto critica del presidente appena deceduto, pur riconoscendogli ampiamente il merito per tutta una serie di provvedimenti che hanno portato miglioramenti nel paese ma ho sempre mantenuto una certa distanza dai leader carismatici, dagli uomini soli al comando, dai militari e le immagini del suo funerale mi hanno fatto sorridere al pensiero di come molti applichino criteri di giudizio molto variabili a proposito di realpolitik. Mi basta dire Lukashenko o Ahmadinejad per capirci. 

- Due libri che mi sono arrivati e che recensirò più avanti:




venerdì 8 marzo 2013

Pacatezza



Lo so dai...l'inutilità delle commemorazioni, perchè un giorno solo?, eccetera, eccetera, eccetera (mi piacerebbe trovare un libro che spieghi la relazione fra feste/commemorazioni ed essere umano) però ecco in un giorno come l'8 marzo io non posso che pensare alle mie due nonne. Furono due donne straordinarie (una del 1902 e l'altra del 1924), libere, ribelli, mai soggiogate e se penso a loro penso anche ai miei due nonni(uno del 1897 e l'altro del 1918) e alla loro freschezza, alla loro semplicissima e schietta modernità e rifletto sulll'orizzontalità di queste due relazioni che stupivano gli altri parenti o i vicini di casa. La mia nonna materna che poteva muoversi liberamente, prendere un treno e andare lontano dai suoi parenti e fermarsi a dormire da loro per una, due settimane, lei che si metteva i pantaloni e teneva sempre la porta aperta alle persone in difficoltà e poi la mia nonna paterna con la sigaretta in bocca, truccata, che quando c'era ancora l'albergo magari stava alzata fino a notte fonda a giocare a carte con gli uomini e che diceva le parolacce e che teneva sempre al fresco delle birre e del vino per me e i miei amici, sbattendosene altamente di come fossero vestite le mie amiche.

E allora oggi penso a loro e poi penso a tutte le detenute nelle carceri italiane e del resto del mondo e in particolare a tre di queste detenute, a loro va un grande abbraccio di libertà che sa di mimosa e pioggia battente.

mercoledì 6 marzo 2013

Nuove tecniche di rivolta e film degli anni '40


Qualche informazione qui e Angela Azzaro su Twitter

e poi due film:




"Tutti a Berlino" in viaggio a Firenze il 7 marzo


Giovedì 7 marzo, ore 18

presso Le Murate Caffè Letterario (Piazza Delle Murate, 50122 Firenze)

Marina Pugliano (germanista, traduttrice letteraria) e Lidia Castellani (germanista, scrittrice e traduttrice)

presentano Tutti a Berlino in compagnia di Gabriella Di Cagno e discutono dell’emigrazione italiana nella capitale tedesca.

Segue, alle ore 21:30, il concerto del chitarrista Enrico Decolle (DEKO).

In occasione dell’evento, gli spazi de Le Murate ospiteranno una mostra collettiva di fotografi italoberlinesi: Christian Del Monte, Luca Vecoli e Andrea Gregori.

Qui l’evento fb.

Chi manca, va da sé, è un birbo malandrissimo.

martedì 5 marzo 2013

◟◜ SJ ESAU (UK) w\ MUSIL ◟◜ Sweet Irene Show ◟◜ GIOVEDI’ 7 MARZO ◟◜



Invisible°Show presenta
◟◜ SJ ESAU (UK) w\ MUSIL ◟◜ Sweet Irene Show ◟◜ GIOVEDI’ 7 MARZO ◟◜
- BERGAMO - Via Sant'Orsola 22\A -
- h_21:30 -

SJ ESAU (UK)
Samuel Wisternoff viene da Bristol.
Ha due gatti, che spesso arruola come coristi per le proprie canzoni, ama i romanzi di Kurt Vonnegut e di norma è confuso, il che tende a tornare a nostro favore.
La sua folktronica parla una lingua onirica e sbilenca, uno psycho-pop ricamato da violini, trombe e theremin, ma irrimediabilmente distorto da loop, tastierine, effetti reverse e filtri vocali.
http://www.sjesau.co.uk/
http://www.youtube.com/watch?v=gHMx9K1mUrM
http://www.youtube.com/watch?v=-4LXc-mkymw

MUSIL (IT)
Musil è un progetto solista parallelo di Luca Freddi, già Satan Is My Brother e Yellow Capra.
Autore di un’elettronica cosmica e soffusa, semina tracce di trip estatici, borborigmi lunari, drone d’atmosfera e derive ambientali.
http://musil.bandcamp.com/
http://www.youtube.com/watch?v=ERHAzxbsc-g


facebook event > https://www.facebook.com/events/490930040970476/?context=create#

Invisible°Show > http://invisibleshow.tumblr.com/

POSTI LIMITATI
info e prenotazioni_ onivatto@yahoo.it 349 88 30 539

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- SWEET IRENE - BERGAMO - Via Sant'Orsola 22\A -
http://www.sweetirene.it/
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lunedì 4 marzo 2013

"Heartland", Anthony Cartwright (66tha2nd)


Trovate la mia recensione di "Heartland" qui. Romanzo che vi consiglio di leggere.

sabato 2 marzo 2013

Tantarmi



- I tantarmi sono, nell'italiano incerto di una mia collega orientale, i fantasmi dei morti che s'impossessano del corpo e della mente altrui. Quando le mie due colleghe orientali parlano dei territori da cui provengono mi si disegna un mappamondo davanti agli occhi. Un mappamondo bianco perchè non c'è davvero nessun luogo dove vorrei vivere. Se non uno spazio chiuso.

- A proposito di Oriente un articolo di Tommaso Pincio davvero interessante: "TEW BUNNAG":



- La foto sopra parla da sola di uno dei tanti film introvabili in sala però cercare altrove, bussare alle porte, fare uno sforzo, fa sempre bene (se ce la si fa). Il film in questione è "Leones" di Jazmín López e potete leggere, sempre su Spietati.it , un'intervista alla regista.

- Tramite mail, e non so nemmeno perchè, mi arriva l'invito a firmare un appello di Micromega. Ecco, tecnicamente quella roba lì sarà sicuramente corretta ma per me è l'ennesima perdita di tempo. Cestinato subito l'invito.

- "La casa continuava a essere trasportata dal vento furioso, ma Dorothy non tardò a chiudere gli occhi e si addormentò profondamente." tratto da "Il mago di Oz" nella mia edizione Bur del 1980 con le bellissime illustrazioni della prima edizione di W:W. Denslow. 

- In questo momento romperei il mio digiugno di concerti solo per andare ad ascoltare i Port-Royal:

http://www.youtube.com/watch?v=16dnQ405zdo

e questo sotto è un signor disco, del 1999: