Libri da leggere, una pausa, esci di prima mattina e vedi persone e altri tipi di animali che corrono, sudano, respirano e non ci sono in giro macchine, motorini, moto, camion e ti viene da pensare che si sta meglio a casa, dentro casa, perchè fuori c'è ancora più gente, ci sono ancora più voci, altoparlanti a tutto volume, fotografi, bevande, sponsor e allora che puoi fare se non tornare a casa e bere il terzo caffè in tre ore sapendo che arriverai a 6-7-8 (caffettiere da tre) entro la serata e che magari ce ne saranno anche altri di caffè e mentre lavi un piatto e un bicchiere ripensi a un film che hai visto tante volte, troppe probabilmente, e tutte le volte che lo riguardi non stai tanto bene, un film che non è un capolavoro perchè ci sono alcune cose che non funzionano ma è comunque uno di quei film che ciclicamente torni a rivedere e tutte le volte ti ritrovi sempre con gli occhi gonfi di lacrime davanti alla scena con una donna che sotto un ponte abbraccia il cadavere di suo marito appena giustiziato e piangi per lei e con lei e poi ripensi alle storie che hai raccolto tanto tempo fa in una birreria, al fatto che prima o poi vorresti tornare a Derry e a Belfast e più in generale tornare in quelle terre e pensi, ripensi, ti fermi e tutto scompare.
Leggere, ascoltare, riflettere, prendere un foglio e cercare di scrivere senza pensare troppo alla morte.